Quando si abita in prossimità di una stazione dei treni è raro dormire sonni sereni. Il rumore provocato dallo sfrecciare dei convogli, gli altoparlanti che annunciano l’arrivo o il sopraggiungere di un treno merci, tutti i rumori che accompagnano la vita di una stazione ferroviaria possono disturbare la quotidianità di chi ci abita vicino.
Non sono poche le persone che lamentano di soffrire a causa dei rumori acuti e laceranti prodotti dal passaggio dei treni. E le patologie che possono innescarsi a causa di questi rumori fastidiosi possono diventare anche gravi malattie.
La presenza della stazione ferroviaria può compromettere quindi la salute psicofisica del cittadino.
Cosa dice la legge a tal proposito?
L’articolo 844 del Codice civile afferma quanto segue:
“Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi. Nell’applicare questa norma l’autorità giudiziaria deve contemperare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà. Può tener conto della priorità di un determinato uso.”
Il limite preso in considerazione per questi fenomeni è quello della normale tollerabilità.
Con una sentenza, la numero 20198 del 2016, la Cassazione ha stabilito quale sia il limite di tollerabilità di tali immissioni acustiche.
Il limite di tollerabilità che dovrà essere stabilito dai Giudici sarà stipulato in base alla situazione ambientale del luogo in cui si vive. La giurisprudenza ha infatti spiegato che non in ogni luogo gli stessi rumori possono superare il normale limite di tollerabilità. Per esempio per chi vivesse in città i limiti di tollerabilità sarebbe maggiore rispetto a chi invece abita in montagna o in campagna. Per questo motivo quelli che in una zona di campagna potrebbero essere considerati rumori oltre il normale limite di tollerabilità, in una metropoli invece potrebbero essere considerati rumori nella norma.
Ma come si valuta se il rumore prodotto dai treni supera la soglia della normale tollerabilità? Il Giudice può nominare un perito che calcola il livello dei decibel raggiunto. Tenendo in considerazione le norme locali ed eventuali testimonianze sarà possibile verificare l’effettiva entità dei danni subiti.
Se si vive in prossimità di una stazione ferroviaria rumorosa e il Giudice considera il danno alla salute e il danno economico causato dai rumori molestie emessi dai treni, sarà possibile ottenere da un lato il miglioramento della condizione ambientale, dall’altro un consistente risarcimento danni per quanto patito.
Quando si ha diritto a un risarcimento danni?
Per poter chiedere risarcimento danni devono sussistere questi punti imprescindibili:
- Si deve aver subito un danno.
- Vi deve essere un comportamento scorretto o illegittimo di qualcuno.
- Deve esistere un nesso causale tra il comportamento scorretto e il danno subito.
- Si deve poter provare che il nesso causale tra comportamento e danno sia effettivo.
Il consiglio, per chi abbia subito danni a causa di rumore provocato dai treni, è quello di rivolgersi a un avvocato per poter far valere al meglio i propri diritti.
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Risarcimento danni per rumore provocato dai treni
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