Incidenti stradali i dati

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Sentiamo spesso parlare di incidenti stradali i dati dei quali vengono presentati sia in televisione che sui giornali ma anche, più banalmente, nella vita di tutti i giorni.

Tuttavia ciò ci permette di avere solo una vaga idea rispetto all’effettiva frequenza di questi eventi.

Per tale ragione abbiamo deciso di riportare una serie di dati (tratti da fonti ufficiali), che ci permettono di comprendere a fondo la portata sociale ed economica di tali incidenti.

I dati più recenti elaborati da ACI ed Istat, riferiti all’anno 2021 mettono in luce un quadro preoccupante, sebbene migliore rispetto a quello dei precedenti 10 anni.

Incidenti stradali i dati

INCIDENTI STRADALI I DATICome messo in luce nel grafico, i dati sugli incidenti stradali nel 2021 mostrano sicuramente un aumento rispetto all’anno precedente, ove però pesa il periodo di lockdown dovuto dal Covid, ma se si guarda ad una prospettiva più ampia il numero degli incidenti stradali dal 2010 ad oggi è in progressiva diminuzione.

Sebbene dei progressi sembrano esserci stati, questo non può tuttavia allentare l’attenzione del legislatore: la frequenza di tali sinistri è infatti tutt’ora alta.

Andando nello specifico, in Italia nel 2021 si sono verificati 151.875 incidenti stradali. Tali sinistri hanno provocato il ferimento di 204.728 persone e la morte di 2.875 persone. Sono tutti valori che sono aumentati rispetto al 2020 ma comunque in diminuzione rispetto al 2019 dove non vi erano restrizioni legate alla pandemia.

Gli incidenti più gravi hanno per lo più avuto luogo su strade extraurbane (escluse le autostrade): qui si sono registrati 4,1 decessi ogni 100 incidenti.

Un numero inferiore di vittime sono state invece registrate su strade urbane (1,1 decessi su 100 incidenti) e su autostrade ( 3,2 decessi ogni 100 incidenti).

Le principali cause di sinistri sono invece risultate la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata: i tre gruppi costituiscono complessivamente il  39,7% dei casi.

Incidenti stradali i dati, le norme

incidenti stradali avvocato e assistenza legaleA corredo dei dati sugli incidenti stradali sono altresì disponibili, per il 2021, anche le informazioni sulle violazioni agli articoli del Codice della Strada contestate da Polizia stradale e Arma dei Carabinieri, nonché dai Comandi di Polizia municipale o locale dei Comuni.

Oltre alle infrazioni legate al mancato possesso di documenti di circolazione e assicurazione o alla sosta vietata, tra le principali violazioni sono state registrate: l’eccesso di velocità, il mancato uso dei dispositivi di sicurezza, nonché il mancato uso di lenti o l’uso di cellulari, cuffie.

Per quanto attiene invece alla guida in stato di ebbrezza e sotto l’uso di sostanze stupefacenti sono state effettuate  dai Carabinieri  nel 2021 rispettivamente 13.932 e 2.303 contravvenzioni; mentre la Polizia locale ha elevato rispettivamente 5.373 e 766 contravvenzioni.

Incidenti stradali i dati delle vittime nel 2021

Tra gli uomini le vittime risultano concentrate maggiormente nelle classi 45-69 anni e 20-24 anni, per le donne invece 70-84 anni e 20-24 anni.

Preoccupante è sempre l’elevata quota di bambini da 0 a 14 anni deceduti in un incidente stradale entro il 30esimo giorno: 28 nel 2021.

Mentre le categorie di utenti della strada più vulnerabili si sono confermati, ancora una volta, i pedoni, le biciclette, i ciclomotori, i motocicli e soprattutto i monopattini elettrici cui la loro circolazione è sempre più diffusa.

I dati non risultano essere molto più incoraggianti in ambito Europeo: si pensi che nel 2021 ben 19.855 persone sono decedute in incidenti stradali all’interno dell’UE.

L’Italia si colloca infatti al tredicesimo posto in ambito europeo rispetto al numero di vittime di incidenti stradali per un milione di abitanti, seguita da ulteriori 15 stati.

Il tema della sicurezza stradale quindi è certamente sentito anche in ambito comunitario.

Incidenti stradali i dati in ambito internazionale

Se si volge poi l’attenzione all’ambito internazionale, i dati appaiono ancora più preoccupanti. A riguardo basti pensare cheincidenti stradali avvocati e assistenza legale l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha stimato che nel mondo muoiono ogni anno sulle strade oltre 1,3 milioni di persone (praticamente i residenti del comune di Milano) e rimangono invece ferite fra i 20 ed i 50 milioni di persone.

Nonostante l’impegno profuso dai vari stati negli ultimi anni, secondo le previsioni delle Nazioni Unite, senza adeguati interventi, nel 2030 l’incidentalità diventerà la quinta causa di morte nel mondo, con una cifra pari a 2,4 milioni di vittime l’anno.

Si tratta di cifre impressionanti, che certamente hanno anche gravi ricadute sull’economia. Si è infatti stimato che i costi legati agli incidenti stradali rappresentino tra l’1% ed il 3% del Prodotto Interno Lordo dei diversi Paesi nel Mondo.

Davanti ad un siffatto quadro, la Commissione Europea ha quindi deciso di attivarsi, avviando un programma di azione per la sicurezza stradale, con l’espresso obiettivo di ottenere l’obiettivo zero morti sulle strade europee entro il 2050.

Per raggiungere tale traguardo la Commissione ha individuato una serie di obiettivi, per ciascuno dei quali saranno proposte azioni a livello nazionale e dell’UE:

  • Limite di velocità -> la Commissione europea ha in mente di elaborare una raccomandazione per introdurre i limiti di velocità di 30 km/h nelle zone residenziali e nelle zone con elevato numero di ciclisti e pedoni. La guida in stato di ebrezza deve avere tolleranza zero, oltretutto;
  • Incentivi alla sicurezza -> i deputati chiederanno alla Commissione che i dispositivi mobili ed elettronici abbiamo una ‘modalità di guida sicura’ per ridurre le distrazioni alla guida. Inoltre, invitano i Paesi membri a prevedere incentivi fiscali e gli assicuratori privati a offrire regimi di assicurazione auto più interessanti per l’acquisto di macchine con standard di sicurezza elevati;
  • Più coordinamento e infrastrutture migliori -> i deputati propongono maggiori investimenti nelle infrastrutture volte alla sicurezza stradale concentrandosi, soprattutto, nelle zone con maggior incidenti. Si invitano i paesi membri a creare fondi nazionali di sicurezza stradale e meccanismi che possa distribuire i fondi raccolti.
  • Istituzione agenzia UE per la sicurezza stradare -> con l’obiettivo di attuare correttamente le tappe prefissare dalla politica dell’UE e sostenere un trasporto stradale che sia sostenibile ma soprattutto sicuro.

incidenti stradali i dati avvocatoDa un lato è quindi prevista la creazione di un quadro di cooperazione tra i paesi dell’UE e la Commissione per agevolare l’attuazione della politica UE in materia di sicurezza stradale; dall’altro  i paesi dell’UE saranno chiamati ad elaborare dei piani nazionali per la sicurezza stradale, comprendenti particolari obiettivi nazionali che riflettano la particolare situazione del paese.

Tra i piani già azionati a livello nazionale, in Italia troviamo il Piano nazionale per la Sicurezza Stradale (PNSS) Orizzonte 2020, predisposto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Tale piano riprende grosso modo gli obiettivi individuati dalla Commissione Europea, dedicando una particolare attenzione ad una particolare categoria di utenti: i bambini.

“I bambini sono una risorsa da tutelare e proteggere, sulla quale costruire e diffondere una cultura della sicurezza stradale. A prescindere dall’enorme costo sociale rappresentato dalla morte di un bambino, la sua vita costituisce un valore essenziale per la società. A livello di sistema è assolutamente necessario salvaguardarla e proteggerla. … Il PNSS Orizzonte 2020 seguendo il principio che “Sulla strada: Nessun bambino deve morire”, stabilisce come Vision e obiettivo tendenziale di lungo termine di azzerare il numero di bambini che muoiono sulle strade italiane entro il 2020” (PNSS Orizzonte 2020).

Chiara quindi la mobilitazione a livello nazionale ed internazionale, nonché la sussistenza di una volontà ed impegno comuni volti a garantire un futuro più sicuro.

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