La carenza di lavoratori stagionali nel Veneto

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Il Veneto si trova di fronte a una crescente richiesta di lavoratori, soprattutto stagionali, ma la situazione è tutt’altro che facile. Nonostante l’arrivo di un altro “click day” in programma per lunedì, la disponibilità di lavoratori è estremamente limitata, come sottolinea Alessandro Berton di Unionmare. La carenza di lavoratori stagionali nel Veneto.

Tuttavia, secondo Massimiliano Schiavon di Federalberghi, qualcosa si sta muovendo nella direzione giusta. Ma quali sono i motivi di questa “tempesta perfetta”? Tra i fattori che contribuiscono a questa situazione, vi è anzitutto il cosiddetto “inverno demografico”. La bassa natalità e l’invecchiamento della popolazione hanno ridotto il numero di lavoratori disponibili sul mercato.

Ne ha parlato l’avv. Cristiano Cominotto, presidente di A.L. Assistenza Legale, in questo video.

Inoltre, il lavoro nel settore turistico durante i fine settimana non è particolarmente allettante per molti, e gli stipendi spesso non sono adeguati. Questi fattori rendono ancora più difficile attirare e trattenere lavoratori stagionali.

Tuttavia, ci sono segnali positivi provenienti dalle zone montane. L’abolizione del reddito di cittadinanza, secondo le associazioni di categoria, ha portato al ritorno degli stagionali, soprattutto dal centro-sud del Paese. Anche se il problema non è ancora risolto definitivamente, è un inizio promettente.

La carenza di lavoratori stagionali nel Veneto

La montagna, in particolare, ha visto un’esplosione del turismo sportivo che ha attirato una nuova clientela di vacanzieri estivi. Walter De Cassan di Federalberghi Belluno osserva che la situazione sta migliorando rispetto agli anni precedenti. I curricula dei candidati stagionali, soprattutto giovani provenienti da fuori provincia, stanno aumentando.

La montagna estiva è sempre più considerata un luogo adatto ai giovani, grazie alle numerose proposte che attraggono proprio questa fascia di età. È evidente un notevole interesse per le Alte Vie, le gare di corsa “ultra trail”, le competizioni ciclistiche e la Maratona delle Dolomiti, che registra un’elevata affluenza di prenotazioni in poche ore.

La situazione è più complessa per i rifugi alpini. Roberta Silva, rappresentante dei rifugisti, afferma che trovare personale è più difficile rispetto agli alberghi, soprattutto perché spesso si richiede di rimanere in quota durante la stagione. Anche se ci sono studenti disponibili per il periodo estivo, è difficile coprire l’intero arco temporale richiesto.

La carenza di lavoratori stagionali nel Veneto

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