Il diritto degli ascendenti a mantenere rapporti significativi con i nipoti

Tu sei qui:

Il nostro ordinamento giuridico individua nella famiglia, quale formazione sociale primaria composta non esclusivamente da padre, madre e figli, ma anche dai parenti, una rete fondamentale per il soggetto minorenne, in grado di fornirgli un importante punto di riferimento relazionale e di protezione, nella misura in cui la stessa contribuisce, “in una fruttuosa cooperazione con i genitori, all’adempimento dei loro obblighi educativi” (Cass. Civ., ord. n. 9145 del 19.05.2020, in Famiglia e Diritto, 2021, 4, 361, nota di Gelli). – Il diritto degli ascendenti a mantenere rapporti significativi con i nipoti.

Il diritto degli ascendenti a mantenere rapporti significativi con i nipoti

L’art. 317 bis c.c., che si colloca nel rinnovato panorama legislativo del diritto di famiglia, inaugurato con la riforma del 2012, attualmente riconosce espressamente il diritto degli ascendenti a frequentare stabilmente i nipoti.

Sebbene la disposizione si riferisca espressamente al «diritto degli ascendenti a mantenere rapporti significativi», a ben vedere, quello descritto dall’art. 317 bis c.c., non costituisce un diritto assoluto ed incondizionato degli adulti, quanto uno strumento attraverso cui al nipote minorenne viene garantito il diritto di disporre di un ambiente ove lo stesso realizza la propria personalità, anche ai sensi dell’art. 2 Cost..

Diritto dei nonni alla frequentazione del minore: interesse superiore e tutela giuridica

Di conseguenza, il diritto dei nonni alla frequentazione del minore, secondo la posizione dottrinaria e giurisprudenziale maggioritaria, deve esser sempre interpretato e valutato alla luce del suo superiore interesse, valutando se, nel singolo caso di specie, ciò risponda alla realizzazione delle sue posizioni giuridiche soggettive e contribuisca, in estrema sintesi, al suo sereno ed armonioso sviluppo psico-fisico.

La giurisprudenza di legittimità ha avuto molteplici occasioni di riflettere sulla portata dell’art. 317 bis c.c. e, con una delle ultime pronunce in materia, ha evidenziato che

“Il diritto degli ascendenti a mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni è funzionale all’interesse di questi ultimi e presuppone una relazione positiva, gratificante e soddisfacente per ciascuno di essi, pertanto il giudice non può disporre il mantenimento di tali rapporti dopo aver riscontrato semplicemente l’assenza di alcun pregiudizio per i minori, dovendo invece accertare il preciso vantaggio a loro derivante dalla partecipazione degli ascendenti al progetto educativo e formativo che li riguarda, senza imporre alcuna frequentazione contro la volontà espressa dei nipoti che abbiano compiuto i dodici anni o che comunque risultino capaci di discernimento, individuando piuttosto strumenti di modulazione delle relazioni, in grado di favorire la necessaria spontaneità dei rapporti” (Cass. Civ., ord. n. 2881 del 31.01.2023, in CED Cassazione, 2023).

Diritto dei nonni a mantenere rapporti con i nipoti: riconoscimento legale e tutela giuridica

Grazie all’introduzione dell’art. 317 bis c.c. il rapporto tra nipoti minorenni ed ascendenti, seppur in chiave strumentale, risulta attualmente riconosciuto in via autonoma rispetto a quello che lega il figlio ai genitori, tanto che la norma legittima gli ascendenti medesimi, nell’ipotesi in cui un simile diritto venga ingiustificatamente negato o ostacolato, a proporre ricorso al giudice minorile e ciò anche quando si verifichino situazioni patologiche del rapporto coniugale o more uxorio.

Il diritto degli ascendenti a mantenere rapporti significativi con i nipoti

Peraltro, parte della giurisprudenza della Suprema Corte, pur ribadendo l’obbligo dell’Autorità giudiziaria di valutare se la frequentazione nonni-nipoti risponda al best interest of the child, sembra voler riconoscere tale diritto anche in chiave prospettica e, cioè, anche quando lo stesso non sia pregresso, ma possa svilupparsi in futuro attraverso la cura e la coltivazione dei rapporti (in tal senso Cass. civ., ord. n. 34566 del 23.11.2022, in Nuova Giur. Civ., 2023, 3, 532, nota di Della Bianca).

Si conclude evidenziando come, a conferma della duttilità del diritto di famiglia, parte della giurisprudenza abbia recentemente interpretato estensivamente anche la nozione di «ascendenti» contenuta all’art. 317 bis c.c., ritenendo conforme alla tutela degli interessi del nipote minorenne il mantenimento e la salvaguardia del rapporto tra il bambino e il c.d. «nonno sociale», cioè il nuovo compagno del nonno biologico, con cui il minore abbia instaurato una stabile relazione affettiva, idonea ad assicurargli un beneficio sotto il profilo formativo o dell’equilibrata crescita psico-fisica (in tal senso Cass. Civ., sent. n. 19780 del 25.07.2018, in CED Cassazione, 2018).

Il diritto degli ascendenti a mantenere rapporti significativi con i nipoti

Avv. Francesco Caretti

Dipartimento Famiglia A.L. Assistenza Legale

image_pdfScarica articolo in formato PDF