Le tabelle millesimali, regolate dall’art. 69 delle disposizioni di attuazione del codice civile, possono essere soggette a modifiche o rettifiche in determinate circostanze. Secondo la normativa, è necessaria l’unanimità per apportare modifiche alle tabelle millesimali.
Tuttavia, è possibile revisionare o modificare le tabelle millesimali con una delibera assembleare che ottenga il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti e rappresenti almeno la metà del valore dell’edificio, anche nell’interesse di un solo condomino.
Le situazioni in cui è possibile apportare tali modifiche sono le seguenti:
1. Quando si riscontra che le tabelle millesimali sono il risultato di un errore.
2. Quando, a causa di cambiamenti nelle condizioni di una parte dell’edificio, come l’aggiunta di piani, l’aumento delle superfici o la variazione del numero di unità immobiliari, il valore proporzionale dell’unità immobiliare viene alterato in misura superiore a un quinto. In questo caso, i costi relativi alla modifica sono a carico di chi ha causato la variazione.
La recente sentenza n. 29074 del 19 ottobre 2023 emessa dalla Cassazione ha fornito importanti chiarimenti sulle diverse implicazioni che riguardano i tre tipi di tabelle millesimali:
Per leggere l’intera intervista all’avv. Luigi Serafini, Dipartimento di Diritto Immobiliare di A.L. Assistenza Legale su NTPlus de Il Sole 24 Ore clicca qui.
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