Lo sanno bene i lavoratori che subiscono mobbing nel posto di lavoro.
Avviare una causa per mobbing contro il proprio datore di lavoro è tutt’altro che semplice.
Quando si parla di mobbing infatti si fa riferimento a un determinato malessere.
Risarcimento danni a lavoro per condotta illecita: il mobbing
Nello specifico, il mobbing è una forma di persecuzione che tende a emarginare il dipendente dal resto del gruppo di lavoro.
Questa persecuzione si verifica tramite violenza psicologica, si protrae nel tempo e alla lunga può causare gravissimi danni alla salute psico – fisica del lavoratore tanto da costringerlo in alcuni casi a dimettersi.
Una causa per mobbing dunque richiede la dimostrazione di un intento persecutorio da parte del datore di lavoro nei confronti della vittima. E questo è decisamente dimostrabile.
Ci si chiede dunque come può un lavoratore, vittima di un così forte stress sul posto di lavoro, tutelarsi e ottenere un congruo risarcimento per i danni patiti.
Alcune forme di persecuzione sul posto di lavoro rientrano in quella che viene definita condotta illecita del datore di lavoro.
Risarcimento danni a lavoro per condotta illecita: quali casi
Pertanto, i danni patiti dal lavoratore possono essere risarciti se derivanti dalla condotta illecita del datore di lavoro.
Rientrano in questo fenomeno:
il trasferimento ritorsivo
il demansionamento
il negare le ferie senza una determinata ragione
l’ingiuria e le minacce
lo straining
Risarcimento danni a lavoro per condotta illecita: la legge
Qualora un lavoratore faccia causa al proprio datore di lavoro per mobbing (ovvero la reiterazione di un determinato comportamento lesivo) ma il giudice non lo riconosca, è possibile che il singolo episodio venga comunque sanzionato? La risposta è sì.
La Giustizia può negare il risarcimento per mobbing, ma può riconoscere un episodio o una pluralità di comportamenti illeciti e dunque concedere il risarcimento danni al lavoratore che ha subito tali episodi di violenza.
Quando si ha diritto a un risarcimento danni?
Per poter chiedere risarcimento danni devono sussistere questi punti imprescindibili:
Si deve aver subito un danno.
Vi deve essere un comportamento scorretto o illegittimo di qualcuno.
Deve esistere un nesso causale tra il comportamento scorretto e il danno subito.
Si deve poter provare che il nesso causale tra comportamento e danno sia effettivo.
Il consiglio, per chi abbia subito danni a causa di mobbing, è quello di rivolgersi a un avvocato per poter far valere al meglio i propri diritti.