La responsabilità del chirurgo estetico: aspetti chiave da conoscere

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INDICE – La responsabilità del chirurgo estetico

I dati

Introduzione alla responsabilità legale del chirurgo estetico

Standard di cura e responsabilità professionale del chirurgo estetico

Responsabilità civile del chirurgo estetico: casi di negligenza e malpractice

La responsabilità penale del chirurgo estetico: violazioni e conseguenze legali

Come richiedere un risarcimento per un danno da chirurgia estetica

Prescrizione e termini di azione legale nel contesto della responsabilità del chirurgo estetico

I dati

L’espansione della chirurgia estetica è evidente nei dati recentemente pubblicati dalla Società Internazionale di Chirurgia Plastica Estetica (ISAPS). Nel loro sondaggio globale annuale presentato al Congresso mondiale ISAPS delle Olimpiadi di Atene 2023, si è constatato un notevole aumento del 11,2% delle procedure eseguite dai chirurghi plastici nel 2022. Questo dato rappresenta un’enorme crescita, con oltre 14,9 milioni di procedure chirurgiche e 18,8 milioni di procedure non chirurgiche svolte in tutto il mondo. Questo trend in continua ascesa evidenzia l’ampia richiesta da parte dei pazienti di migliorare l’aspetto fisico attraverso interventi estetici. Tuttavia, con l’aumento delle procedure eseguite, sorge anche l’importante questione della sicurezza dei pazienti.

Introduzione alla responsabilità legale del chirurgo estetico

La pratica della chirurgia estetica ha guadagnato popolarità negli ultimi anni, offrendo ai pazienti l’opportunità di migliorare l’aspetto fisico e aumentare la fiducia in sé stessi. La crescente domanda fa però emergere anche la necessità di affrontare la questione delle responsabilità legali per i chirurghi estetici. I pazienti si affidano alla professionalità e all’esperienza dei chirurghi estetici per ottenere risultati desiderati in modo sicuro e affidabile.

Pertanto, è fondamentale che i chirurghi estetici siano pienamente consapevoli delle loro responsabilità, rispettino gli standard di cura, forniscano informazioni accurate e seguano le corrette procedure per ottenere il consenso informato dei propri pazienti, così come riportato dalla Legge Gelli – Bianco dell’8 marzo 2017 n. 24 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 17 marzo 2017). Partendo dal presupposto che in Italia, nell’ambito della sanità, abbiamo la fortuna di avere delle eccellenze riconosciute a livello internazionale, è comunque bene ricordare che solo attraverso una comprensione approfondita della responsabilità legale e un impegno per la sicurezza e il benessere dei pazienti, si può garantire una pratica etica e professionale nella chirurgia estetica.

Standard di cura e responsabilità professionale del chirurgo estetico

La chirurgia estetica è una disciplina medica che richiede alti standard di cura e una responsabilità professionale da parte dei chirurghi estetici. In Italia, come in molti altri paesi, esistono leggi e normative specifiche che regolamentano questa pratica al fine di garantire la sicurezza dei pazienti e il rispetto dei diritti fondamentali. Vediamo dunque quali sono i principali standard di cura e le responsabilità legali che i chirurghi estetici devono adottare nel loro esercizio professionale.

La responsabilità del chirurgo estetico

In primo luogo, la professione del chirurgo estetico è regolata dal Codice Deontologico Medico che stabilisce i principi etici e professionali a cui i medici devono attenersi. Secondo il Codice, il chirurgo estetico ha l’obbligo di fornire cure adeguate e di alta qualità ai pazienti, rispettando i principi di autonomia, beneficenza, non maleficenza e giustizia.

La responsabilità del chirurgo estetico: la Legge Gelli-Bianco

Inoltre, la già citata Legge 24/2017, cd. Legge Gelli-Bianco, che disciplina la professione di chirurgo estetico in Italia, impone una serie di requisiti e criteri per l’esercizio di questa specializzazione. Essa richiede ai chirurghi estetici di avere una formazione specifica nel campo della chirurgia plastica e di essere iscritti all’Ordine dei Medici.

Nel contesto della responsabilità legale, il chirurgo estetico è tenuto a rispettare gli standard di cura accettati dalla comunità medica. Ciò implica l’obbligo di fornire un consenso informato al paziente, spiegando in modo chiaro e completo i rischi, i benefici e le alternative del trattamento proposto. In caso di negligenza o malpractice, il chirurgo estetico può essere chiamato a rispondere civilmente per gli eventuali danni causati al paziente.

Inoltre, la Legge 24/2017 stabilisce che il chirurgo estetico deve essere assicurato con una polizza di responsabilità civile professionale. Questa assicurazione è obbligatoria e ha lo scopo di proteggere sia il chirurgo estetico che il paziente in caso di eventuale danno derivante dall’intervento.

È importante sottolineare che il codice penale italiano può essere applicato solo nel caso in cui il chirurgo estetico commetta un atto intenzionale o colposo che causi danni al paziente. Ad esempio, se vengono violate le norme igieniche durante un intervento chirurgico o se vengono utilizzati prodotti non sicuri, il chirurgo estetico potrebbe essere perseguito penalmente.

La responsabilità del chirurgo estetico

Responsabilità civile del chirurgo estetico: casi di negligenza e malpractice

La responsabilità civile del chirurgo estetico è un aspetto cruciale nel contesto legale della chirurgia estetica. In caso di negligenza o malpractice da parte del chirurgo, i pazienti possono intraprendere azioni legali al fine di ottenere un risarcimento per i danni subiti.

Ci sono diversi casi in cui la responsabilità civile può sorgere nell’ambito della chirurgia estetica.

Uno dei casi più comuni riguarda l’esito insoddisfacente dell’intervento estetico. Se un paziente non ottiene i risultati desiderati o se si verificano complicazioni impreviste a causa di un errore o di una cattiva esecuzione da parte del chirurgo estetico, potrebbe intraprendere un’azione legale per richiedere un risarcimento per danni fisici, morali o finanziari.

La responsabilità del chirurgo estetico: il consenso informato

Un altro caso di responsabilità civile è rappresentato dalla violazione della Legge 22 dicembre 2017, n. 219 ovvero sul consenso informato. Il chirurgo estetico ha, come già detto, l’obbligo di fornire al paziente tutte le informazioni necessarie sulle potenziali complicazioni, i rischi e i benefici dell’intervento proposto. Se il chirurgo non fornisce un consenso informato adeguato o se non rispetta le richieste del paziente in termini di procedure o risultati, il paziente potrebbe intraprendere un’azione legale basata sulla mancanza di consenso informato. Inoltre, la responsabilità civile può sorgere quando il chirurgo estetico non rispetta gli standard di cura accettati. Ad esempio, se il chirurgo non segue le pratiche igieniche adeguate durante l’intervento o se utilizza prodotti o tecniche non sicure, potrebbe essere ritenuto responsabile per eventuali danni causati al paziente.

La responsabilità civile del chirurgo estetico può comportare conseguenze finanziarie significative. Il paziente potrebbe richiedere un risarcimento per spese mediche aggiuntive, perdita di reddito, dolore e sofferenza, e persino danni estetici permanenti. Va comunque specificato che, come in ogni caso di presunta malasanità, solo un medico può valutare se effettivamente vi è stata una responsabilità dei sanitari coinvolti: per questo gli avvocati si rivolgono sempre a medici legali per le perizie del caso.

La responsabilità penale del chirurgo estetico: violazioni e conseguenze legali

La responsabilità penale del chirurgo estetico è un aspetto di estrema importanza nel contesto legale della chirurgia estetica. Nel caso in cui un chirurgo estetico commetta un atto intenzionale o colposo che causi danni al paziente, possono sorgere conseguenze legali significative.

Uno dei casi di responsabilità penale è rappresentato, ad esempio, dalla violazione delle norme igieniche e sanitarie durante un intervento di chirurgia estetica. Se il chirurgo non rispetta le procedure di sterilizzazione o utilizza strumenti non adeguatamente puliti, può essere perseguito penalmente per violazione delle norme igieniche e sanitarie.

Un altro caso di responsabilità penale riguarda l’utilizzo di prodotti non sicuri o non approvati. Se il chirurgo estetico utilizza materiali o dispositivi che non rispettano gli standard di sicurezza o non sono correttamente autorizzati, potrebbe essere accusato di mettere a rischio la salute e la sicurezza dei pazienti.

Inoltre, se il chirurgo estetico esegue un intervento senza avere la formazione o l’abilitazione necessarie, può essere ritenuto penalmente responsabile per esercizio abusivo della professione medica.

Va qui specificato che la Legge “Gelli-Bianco” con l’articolo 590-sexies, secondo comma, del codice penale, introduce una causa di esclusione della punibilità che si applica specificamente in riferimento a questioni legate all’imperizia, alla negligenza e imprudenza.

Come richiedere un risarcimento per un danno da chirurgia estetica

Se pensi di essere stato vittima di un danno da chirurgia estetica, è fondamentale conoscere i tuoi diritti e le procedure per richiedere un risarcimento danni. Nel contesto legale, è consigliabile cercare assistenza da parte di avvocati esperti nel campo della responsabilità medica i quali possono valutare attentamente il caso, avvalersi delle perizie di medici legali e quindi raccogliere le prove necessarie al fine di guidare la presunta vittima attraverso il processo di richiesta di risarcimento danni. È molto importante essere in possesso e fornire una documentazione medica dettagliata di quanto è accaduto. Inoltre saranno utili anche le testimonianze e qualsiasi altra prova rilevante per dimostrare la presunta negligenza o la malpractice del chirurgo estetico. Un avvocato, insieme a un medico legale, sarà in grado di valutare l’entità del danno subito e procedere per ottenere una soluzione equa attraverso negoziati o, se necessario, tramite una causa legale.

La responsabilità del chirurgo estetico

Prescrizione e termini di azione legale nel contesto della responsabilità del chirurgo estetico

Nel contesto della responsabilità del chirurgo estetico, la prescrizione e i termini di azione legale sono elementi di estrema importanza da considerare. È fondamentale avere una chiara comprensione dei limiti di tempo entro i quali un paziente può intraprendere un’azione legale per richiedere un risarcimento danni.

La prescrizione indica il periodo di tempo durante il quale il paziente ha il diritto di presentare una denuncia o cominciare un’azione legale contro il chirurgo estetico.

La prescrizione è un elemento essenziale da considerare quando si desidera richiedere un risarcimento per un danno subito. Secondo la normativa italiana, il termine di prescrizione per chiedere un risarcimento danni in linea generale è di 5 anni a partire dalla data in cui si è verificato il danno. Questo è quanto stabilito dall’articolo 2947 del Codice Civile italiano, che afferma chiaramente che il diritto al risarcimento del danno derivante da fatto illecito si prescrive in cinque anni dal giorno in cui il fatto si è verificato.

È pertanto fondamentale agire tempestivamente per presentare la richiesta di risarcimento e intraprendere eventuali azioni legali. La prescrizione nel contesto legale italiano è regolamentata principalmente dal Codice Civile, in particolare dagli articoli 2946 e 2947. Tuttavia, è importante notare che possono esserci eccezioni previste dalla legge.

Ad esempio, lo stesso articolo 2947 specifica che se il fatto è considerato dalla legge come un reato e per tale reato è prevista una prescrizione più lunga, tale termine si applica anche all’azione civile per il risarcimento danni.

È fondamentale agire tempestivamente se si desidera intraprendere un’azione legale contro un chirurgo estetico. Ritardare l’azione potrebbe comportare la perdita dei diritti legali a causa della prescrizione o dei termini di azione legale scaduti.

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