Come si valuta l’entità del risarcimento danni

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Come si valuta l'entità del risarcimento danniCome si valuta l’entità del risarcimento danni

Ci si può trovare spesso nell’eventualità in cui si ritenga di aver diritto a un risarcimento danni.

Qualora si ritenga di aver subito un danno e si decida di far valere i propri diritti è buona prassi sapere quali sono le mosse che spettano alla vittima.

Ci sono infatti delle regole ben precise che determinano o meno l’indennizzo. A queste si aggiungano le modalità specifiche per valutare l’entità del risarcimento danni corrispondente.

Come si valuta l'entità del risarcimento danniCome si valuta l’entità del risarcimento danni: il nesso causale

Chiunque abbia subito un danno e voglia ottenere un indennizzo è tenuto innanzitutto a fornire prove sufficienti a determinare il nesso causale tra il sinistro e il danno subito.

Inoltre è opportuno determinare che tale danno è stato causato da un comportamento illecito avuto dalla persona che si ritiene essere il colpevole.

In termini giuridici la vittima è tenuta a dimostrare il nesso causale tra il comportamento illecito di un terzo e i danni patiti.

Quando si ritiene di aver subito un danno è necessario quindi dichiarare:

  1. il danno patito,
  2. il fatto che tale danno sia causato da un comportamento illecito di un terzo,
  3. l’ammontare del danno,
  4. il fatto che tale danno sia causato unicamente dal suddetto comportamento illecito.

Come si valuta l'entità del risarcimento danniCome si valuta l’entità del risarcimento danni: le tempistiche

La richiesta di risarcimento danni va inoltrata al responsabile attraverso una lettera di diffida entro dieci anni dal fatto, nel caso in cui il danno derivi da un contratto.

Qualora invece il danno derivi da un fatto illecito la prescrizione si avrà allo scadere dei 5 anni.

Inoltre, se per ottenere un indennizzo ci si dovesse rivolgere una società assicuratrice il termine di prescrizione si farebbe ancor più breve. In casi come questi infatti il tempo limite arriverebbe a 2 anni.

Come si valuta l'entità del risarcimento danniCome si valuta l’entità del risarcimento danni: la sentenza

Attraverso una recente sentenza della Cassazione (la numero 3767 del 2018) si è stabilito che l’entità del risarcimento danni non può essere stabilita in base al luogo di residenza della vittima.

L’esistenza di località con un minore o maggiore potere di acquisto non mette in discussione tabelle e valori di riferimenti nazionali. L’entità di un danno è un valore universale, quantomeno in territorio nazionale, che può variare solamente a seconda dell’inflazione.

Quando si ha diritto a un risarcimento danni?

Per poter chiedere risarcimento danni devono sussistere questi punti imprescindibili:

  • Si deve aver subito un danno.
  • Vi deve essere un comportamento scorretto o illegittimo di qualcuno.
  • Deve esistere un nesso causale tra il comportamento scorretto e il danno subito.
  • Si deve poter provare che il nesso causale tra comportamento e danno sia effettivo.

Il consiglio, per chi abbia subito danni e abbia diritto a ottenere un indennizzo, è quello di rivolgersi a un avvocato per poter far valere al meglio i propri diritti.

Dott. Claudio Bonato www.alassistenzalegale.it

Come si valuta l’entità del risarcimento danni

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