Una giornata di violente raffiche di vento a Roma ha causato il crollo di numerosi alberi e ha portato alla morte di una anziana. Guida al risarcimento danni legali per danni da tempesta. Le cronache di questi ultimi giorni raccontano la Capitale scossa da una tempesta che ha provocato il crollo di oltre 300 alberi in un solo giorno. I danni causati dal vento sono stati gravi. Sei le persone ferite e un’anziana vittima di questa tragedia. Teresa Veglianti, 82 anni, è stata tragicamente schiacciata da un olmo che è crollato sulla strada mentre camminava con suo figlio. Nonostante i soccorsi tempestivi, i medici non sono riusciti a salvarla.
Le autorità locali, compresa la polizia locale e i vigili del fuoco, sono intervenute sul posto per cercare di liberare la vittima, ma i loro sforzi sono stati vani. È stata aperta un’indagine sulla morte della donna e la procura di Roma sta lavorando per fare luce sul caso. L’autopsia sarà eseguita e l’albero caduto è stato sequestrato per ulteriori indagini.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e l’assessora all’agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi, si sono recati sul luogo dell’incidente per esprimere il loro cordoglio. Entrambi hanno sottolineato che la manutenzione degli alberi era stata eseguita regolarmente. Tuttavia, le forti raffiche di vento hanno avuto un impatto determinante sul tragico evento.
Se si è vittima o eredi di vittime di simili incidenti due sono le strade da seguire.
La prima opzione consiste nel costituirsi parte civile nel processo penale e nominare un difensore per richiedere il risarcimento danni. In questo caso, la parte civile può chiedere al giudice non solo una condanna penale, ma anche una condanna degli imputati al risarcimento dei danni. Inoltre, la parte civile ha la possibilità di citare il responsabile civile. In questo caso potrebbe essere un soggetto diverso dall’imputato, come ad esempio il Comune, che per legge è tenuto a risarcire i danni insieme agli imputati.
La seconda opzione è che gli eredi avviino direttamente una causa civile senza attendere l’esito del procedimento penale. Le indagini penali offrono strumenti più invasivi per la raccolta delle prove e la ricostruzione dei fatti. In casi di responsabilità colposa dunque con morti o feriti gravi, di solito si preferisce esercitare l’azione civile davanti al giudice penale. Tuttavia, non vi è alcun divieto di avviare direttamente una causa civile davanti al giudice civile senza considerare gli sviluppi del procedimento penale, a discrezione delle parti coinvolte.
Per quanto riguarda le possibilità di accoglienza delle richieste di risarcimento, bisogna valutare se ci sono state condotte omissive da parte di coloro che avevano il dovere di intervenire e garantire la sicurezza del pubblico in situazioni di pericolo. Se emergono elementi che dimostrano l’evidenza del pericolo e la mancata segnalazione nonostante il dovere di intervenire, potrebbe sussistere una responsabilità involontaria, basata sulla negligenza. Sarà importante che i danneggiati, attraverso gli accertamenti della procura, cerchino di raccogliere elementi a sostegno di tali circostanze.
Come ottenere un risarcimento danni
Nelle situazioni in cui gli eredi desiderano ottenere un risarcimento danni per eventi di responsabilità colposa che hanno causato morti o feriti gravi, di solito è preferibile esercitare l’azione civile davanti al giudice penale. Questo perchè le indagini penali offrono strumenti più invasivi per la raccolta delle prove e la ricostruzione dei fatti. Non esiste alcun divieto di avviare direttamente una causa civile davanti al giudice civile senza attendere l’esito del procedimento penale. La scelta di intraprendere questa strada dipenderà dalla discrezione delle parti coinvolte e dalla valutazione delle circostanze specifiche del caso.
Guida al risarcimento danni legali per danni da tempesta
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