Avvocato per morte sul lavoro

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E’ possibile morire di troppo lavoro in Italia? Potrebbe sembrare un’affermazione paradossale se tenessimo conto dei motti e delle tradizioni che legano la cultura mediterranea e l’attuale crisi del mercato del lavoro.

Eppure, quella che in Giappone è una realtà quotidiana si sta palesando sempre di più anche in Italia.

Morire dallo stress provocato dal troppo lavoro non è più una tragedia esclusiva del Sol Levante ma comincia a farsi strada anche qui nel vecchio continente.

Il caso di cronaca che ha sollevato la questione in Italia riguarda la vicenda accaduta a un medico di Enna. Questi, a causa del troppo stress provocato dai turni di lavoro, è deceduto. In seguito alla tragedia i famigliari hanno ritenuto opportuno chiedere, attraverso i loro legali, un risarcimento danni per quanto avvenuto.

La vittima, un radiologo che lavorava in un ospedale della città, è morto a causa del troppo stress causato dall’ingente mole di lavoro a cui era sottoposto. La famiglia del lavoratore ha fatto richiesta di indennizzo per la morte del proprio caro ma l’azienda ospedaliera ha rigettato l’accusa. Secondo l’ospedale la morte del medico era stata causata da un problema cardiaco della vittima e non certo dallo straordinario monte ore di lavoro.

La Cassazione però si è espressa in maniera favorevole per i famigliari della vittima.

Infatti, considerata la patologia cardiaca di cui soffriva il radiologo, i Giudici hanno ritenuto che non fosse l’unica causa del decesso del lavoratore. E’ stata verificata la durata dei turni di lavoro a cui il medico era abituato. La vittima lavorava fino 12 ore al giorno. Inoltre il medico era quasi costantemente disponibile a spostamenti e prolungamenti del turno.

I Giudici, viste le condizioni di lavoro della vittima, hanno stabilito l’eccessivo carico di lavoro come concausa del decesso del professionista.

Indipendentemente dal concetto di mobbing, se si dovessero avere delle patologie sia fisiche che psichiche legate all’eccessivo lavoro, sarà possibile chiedere un risarcimento danni all’azienda presso la quale si lavora.

Quando si ha diritto a un risarcimento danni?

Per poter chiedere risarcimento danni devono sussistere questi punti imprescindibili:

  • Si deve aver subito un danno.
  • Vi deve essere un comportamento scorretto o illegittimo di qualcuno.
  • Deve esistere un nesso causale tra il comportamento scorretto e il danno subito.
  • Si deve poter provare che il nesso causale tra comportamento e danno sia effettivo.

Il consiglio, per chi abbia subito danni per famigliare morto sul lavoro, è quello di rivolgersi a un avvocato per poter far valere al meglio i propri diritti.

AL Assistenza Legale

Dott. Claudio Bonato

www.alassistenzalegale.it

 

 

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