Approcci multidisciplinari separazione divorzio. La crisi di coppia, coniugata o meno, comporta nella maggior parte dei casi la possibilità che il capolinea della stessa venga decretato da una separazione. Prima di arrivare a ciò solitamente la coppia si affida a percorsi di sostegno alla stessa per individuare le origini della crisi e la possibile reversibilità della medesima. Quando ciò non è possibile si apre per l’appunto la strada della separazione.
Quando la coppia è non solo coppia, ma anche coppia genitoriale, i percorsi per dirimere le conflittualità possono essere diversi al fine di pervenire ad un accordo sulle condizioni della separazione.
1. La mediazione familiare
La mediazione familiare consiste infatti in un processo finalizzato alla riorganizzazione delle relazioni familiari attraverso la relazione delle parti con un mediatore terzo e imparziale che supporta le stesse nella comunicazione tra di loro, per giungere ad una risoluzione della lite che sia accettabile per entrambi.
Durante questa tipologia di percorso si individuano spesso altre figure collaterali che possono fornire assistenza alla coppia che sia anche coppia genitoriale di supporto alla genitorialità.
Ciò dovrebbe sostenere i genitori preservando il dialogo genitoriale utile allo svolgimento del ruolo genitoriale e dell’esercizio della responsabilità che da questo ne deriva.
Tra gli obiettivi della mediazione familiare vi è infatti il raggiungimento della co-genitorialità ovvero la preservazione della responsabilità genitoriale individuale nei confronti dei figli, in special modo quando questi sono minori.
2. Negoziazione assistita
Anche la negoziazione assistita – procedimento per la definizione della pratica di separazione divorzio e oggi altresì per la definizione degli accordi tra genitori di figli nati fuori dal matrimonio in ordine al mantenimento e alle condizioni di affidamento dei figli – può inserirsi all’esito di un percorso di mediazione familiare.
La negoziazione assistita prevede che le parti assistite dai propri legali (art. 6 D.L. 12 settembre 2014 n. 132 convertito in L. 10 novembre 2014 n. 162.) “negozino” un accordo in buona fede e trasparenza e ciò può avvenire all’esito positivo anche di un percorso di mediazione che abbia permesso alle parti di ritrovare un canale di dialogo utile per la definizione degli accordi necessari per la risoluzione della separazione, del divorzio o degli accordi sulla responsabilità genitoriale dei figli nati fuori dal matrimonio.
La negoziazione passa per forza per le conflittualità delle parti e le rigidità che queste hanno nel concedere all’altro quanto viene richiesto.
Pertanto il fatto che i coniugi abbiano preventivamente seguito un percorso di mediazione può supportare anche il legale che deve poi occuparsi di negoziare l’accordo per la parte.
3. La pratica collaborativa
La pratica collaborativa è un metodo di risoluzione della crisi coniugale e genitoriale che non segue la logica della contrapposizione tra le parti e non rimette la decisione sulla controversia coniugale e/o genitoriale al Giudice.
Le parti rappresentano nel processo di pratica collaborativa il centro: l’obiettivo è sempre quello di raggiungere un accordo che soddisfi entrambe le parti e risponda alle esigenze e ai bisogni di ciascuna di queste.
Durante la pratica collaborativa si affrontano tutti gli aspetti del conflitto quindi da quelli personali, a quelli relazionali, a quelli genitoriali, a quelli legali, a quelli economici. La logica è quella sempre mirata al raggiungimento di un risultato utile, un accordo preservando e facilitando le relazioni tra le parti, senza dover mai rimettere una decisione ad un Tribunale.
Il metodo collaborativo si fonda sulla gestione della relazione che deve essere risolta secondo la buona fede delle parti, la trasparenza, il rispetto, la riservatezza e la sostenibilità.
Come si vede da questo rapido excursus, la separazione di per sé sempre piuttosto complessa da affrontare e risolvere, può essere facilitata da percorsi accessori e/o utili per la sua soluzione, senza necessariamente affrontare un contenzioso lungo e costoso, distruttivo del nucleo familiare sotto tutti i punti di vista, che non tocca solo le parti ma spesso anche i figli.
Avv. Barbara Spinella
Dipartimento Famiglia A.L. Assistenza Legale
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