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Avvocato errore dell’Inps e risarcimento danni

Avvocato errore dell’Inps e risarcimento danni: ecco cosa prevede la legge e come far valere al meglio i propri diritti per ottenere un indennizzo.

Avvocato errore dell’Inps e risarcimento danni

Anche l’Inps può sbagliare. Su questo non ci sono dubbi, ma quali sono le sue responsabilità in caso l’ente di previdenza italiano, con un suo errore, causi dei danni a un contribuente? Su questo argomento si è espressa molto chiaramente la Suprema Corte di Cassazione con una recente sentenza. Quest’ultima ha infatti chiarito che l’Inps è responsabile di eventuali errori presenti nell’estratto conto contributivo. Questo vuol dire che sarà tenuto a risarcire eventuali danni causati da tali errori.

Avvocato errore dell’Inps e risarcimento danni, la Cassazione

La sentenza della Suprema Corte di Cassazione è la n. 8604/16. I giudici di Piazza Cavour hanno delineato la responsabilità dell’Inps per un errore nel conteggio dell’estratto conto retributivo e hanno chiarito che: “il lavoratore indotto alle dimissioni da colpevole comportamento dell’Inps ha diritto al risarcimento del danno in un importo commisurabile a quello delle retribuzioni perdute fra la data della cessazione del rapporto di lavoro e quella dell’effettivo conseguimento della detta pensione, in forza del completamento del periodo di contribuzione a tal fine necessario, ottenuto col versamento di contributi volontari, da sommarsi a quelli obbligatori anteriormente accreditati”.

Avvocato errore dell’Inps e risarcimento danni, il caso

La vicenda presa in esame dai Giudici della Cassazione fa riferimento al caso di un lavoratore, il quale, basandosi sui calcoli dell’estratto conto retributivo ricevuto dall’Inps, aveva accettato la messa in mobilità da parte dell’azienda per la quale lavorava, con la prospettiva di accedere in seguito alla pensione. La sorpresa è arrivata nel momento in cui il lavoratore ha presentato la domanda all’Inps. Qui si è infatti scoperto che l’estratto conto conteneva degli errori sul numero di contributi. La conseguenza è che l’uomo è rimasto senza pensione e senza reddito per più di un anno. Periodo che l’ente previdenziale è stato condannato a risarcire in toto.

Avvocato errore dell’Inps e risarcimento danni, novità della sentenza

Quello che è realmente interessante nella decisione dei giudici è il fatto che l’ente previdenziale sia stato ritenuto responsabile per un estratto conto non certificativo e quindi non firmato dal funzionario preposto. E’ stato infatti affermato nella sentenza “il principio di tutela del legittimo affidamento del cittadino nei confronti di tutti i rapporti di diritto pubblico” che obbliga “la pubblica amministrazione a non frustrare la fiducia di soggetti titolari di interessi indisponibili, fornendo informazioni errate o anche dichiaratamente approssimative”. Infatti, “informazioni di tale natura devono ritenersi non conformi a correttezza” oltre a essere “incidenti su interessi al conseguimento e godimento di beni essenziali della vita, come quelli garantiti dall’articolo 38 della Costituzione”.

Con questa sentenza sia l’Inps, ma anche gli altri enti previdenziali, saranno tenuti a portare maggior attenzione ai dati resi ai propri contribuenti, pena essere ritenuti responsabili di eventuali danni e quindi condannati a risarcire quanto patito.

Risarcimento danni, ecco come funziona:

Per poter chiedere risarcimento danni devono sussistere questi punti imprescindibili:

  • Si deve aver subito un danno.
  • Vi deve essere un comportamento scorretto o illegittimo di una persona o un ente.
  • Deve esistere un nesso causale tra il comportamento scorretto e il danno subito.
  • Si deve poter provare che il nesso causale tra comportamento e danno sia effettivo.

Il consiglio, per chi sia stato vittima di un errore dell’Inps e voglia chiedere un risarcimento danni è quello di rivolgersi a un avvocato per poter far valere al meglio i propri diritti.

Dott. Claudio Bonato www.alassistenzalegale.it

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