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Come funzionano i contratti in Usa

L’ultimo anno è stato segnato da un numero impressionante di licenziamenti improvvisi nelle grandi aziende tech. Secondo le stime, nel 2023, si prevede che ci saranno circa 100.000 licenziamenti in queste società, oltre alle realtà più piccole. A febbraio, Zoom ha annunciato il taglio di 1.300 posti di lavoro.

È sconvolgente pensare che molti di questi licenziamenti siano stati comunicati tramite mail o telefonata improvvisa, lasciando i lavoratori senza lavoro da un giorno all’altro. Alcuni dipendenti si sono accorti del loro licenziamento solo perché hanno visto il loro badge scaduto o la password cambiata per l’accesso al computer aziendale e ad altri dispositivi elettronici.

Come funzionano i contratti in Usa: lavoro “at-will”

In Italia, queste modalità di licenziamento sarebbero inaccettabili, ma negli Stati Uniti sono una caratteristica del mercato del lavoro. La velocità del licenziamento è dovuta alle specificità dei contratti di lavoro americani, che sono molto diversi da quelli italiani.

Negli Stati Uniti, la maggior parte dei contratti di lavoro sono “at-will”, il che significa che l’azienda può licenziare il dipendente in qualsiasi momento senza dover dimostrare una giusta causa. Inoltre, l’azienda non ha bisogno di dare alcun preavviso al dipendente, che può dimettersi anche da un giorno all’altro.

L’avvocato Cristiano Cominotto ha spiegato al Corriere della Sera che il diritto del lavoro italiano si basa sulla disparità sostanziale tra datore di lavoro e dipendente, mentre negli Stati Uniti le due parti sono sullo stesso piano.

In Italia, se l’azienda licenzia un dipendente e questi fa causa, è il datore di lavoro che deve dimostrare di non essere in torto.

È importante sottolineare che tutti gli Stati americani praticano i contratti at-will, ma le regole possono variare.

Ad esempio, solo il Montana ha restrizioni sul contratto at-will, consentendo di applicare le clausole solo per i primi sei mesi di lavoro.

In sintesi, i licenziamenti improvvisi e le comunicazioni via mail sono all’ordine del giorno negli Stati Uniti a causa dei contratti at-will. Sebbene questa pratica sia comune negli Stati Uniti, ci si dovrebbe chiedere se sia giusto per i lavoratori essere licenziati senza alcun preavviso o giusta causa.

Qui l’intervista all’avv. Cristiano Cominotto, presidente di A.L. Assistenza Legale, su Corriere della Sera con la giornalista Diana Cavalcoli.

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