Discriminazioni per le donne sul lavoro – Parte dell’intervista dell’avv. Cristiano Cominotto, presidente di A.L. Assistenza Legale, su Telelombardia condotta in studio e in diretta dalla giornalista Livia Ronca.
INDICE
I dati
Gender gap in Italia
Promozione dell’inclusione e uguaglianza di genere
I dati
Milano è una delle città più importanti dell’Italia e centro economico di primaria importanza. Con una popolazione di circa 1,4 milioni di abitanti e un’area metropolitana che supera i 5 milioni, secondo i dati del Centro Studi di Assolombarda, il mercato del lavoro della città di Milano ha dimensioni comparabili a quelle di intere regioni come la Sicilia e la Toscana. Sono circa 1,5 milioni gli occupati.
Nel 2022, nonostante la congiuntura economica incerta dovuta alla pandemia, il numero di persone con uno stipendio è aumentato di 34 mila unità rispetto al 2021, segnando una crescita del 2,3%.
Nonostante le difficoltà causate dall’emergenza sanitaria, Milano sembra quindi essere riuscita a mantenere una buona dinamicità economica.
Gender gap in Italia – Discriminazioni per le donne sul lavoro
Il gender gap, ovvero la differenza di opportunità tra uomini e donne, è ancora una realtà presente anche nel mercato del lavoro della regione più avanzata come la Lombardia. Secondo i dati del Centro Studi di Assolombarda, l’occupazione maschile ha registrato un aumento del 2,9%, mentre quella femminile solo dell’1,7%.
Sebbene la quota di lavoro riservata alle donne a Milano sia superiore alla media nazionale e regionale, ovvero del 45,4%, la distanza con l’universo maschile rimane ancora significativa, con 12 mila occupati in meno per le donne rispetto al pre-Covid, mentre gli uomini hanno superato i livelli del 2019 con un aumento di 4 mila occupati.
Promozione dell’inclusione e uguaglianza di genere
Questi dati dimostrano che il gender gap è ancora una realtà presente nel mercato del lavoro, nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni. Ci sono ancora disparità di opportunità tra uomini e donne, con la componente più solida della crescita ancora legata all’occupazione maschile.
Ci sono molte azioni che possono essere intraprese per promuovere l’uguaglianza di genere, ad esempio, attraverso:
- l’introduzione di politiche aziendali di parità di trattamento e di retribuzione,
- la formazione e lo sviluppo professionale delle donne,
- la creazione di politiche di conciliazione vita-lavoro.
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