Settimana corta, una sfida per l’Italia – intervista all’avv. Cominotto

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La settimana corta sperimentata in Gran Bretagna, una sperimentazione durata sei mesi e che ha coinvolto 61 aziende e 2900 lavoratori, ha ottenuto risultati eclatanti.

I dati

I risultati

La sperimentazione in Gran Bretagna: normative diverse dall’Italia

Settimana corta sperimentata in Gran Bretagna

I dati

La formula presa in considerazione è la seguente: 100-80-100. In cosa consiste questo modello di settimana corta? 100 % della paga, 80% del tempo lavorato, 100 % dei compiti svolti dai dipendenti. 

L’introduzione di questa formula ha dimostrato di far salire anche i ricavati delle aziende, sebbene moderato. Si è registrato infatti un +1,4%.

Settimana corta in Gran Bretagana

I risultati

Secondo i risultati elaborati in seguito al semestre di sperimentazione, la maggior parte dei proprietari delle aziende coinvolte ha confermato che la produttività delle loro imprese non ha sofferto cambiamenti negativi.

Per quanto concerne il punto di vista dei dipendenti, questi hanno sostenuto che lavorare con il modello “settimana corta” ha garantito loro un maggior benessere unito a un netto miglioramento del bilanciamento tra lavoro e vita privata.

Secondo la società di ricerca Autonomy, vi è stato inoltre una forte diminuzione del numero delle dimissioni dei dipendenti. Inoltre, ben il 15% dei dipendenti intervistati alla fine della sperimentazione ha dichiarato che nessuna somma di denaro li avrebbe mai convinti a ritornare alla settimana lavorativa con orario tradizionale.

Settimana corta in Gran Bretagana

La sperimentazione in Gran Bretagna: normative diverse dall’Italia

Sebbene possa apparire un futuro allettante e desiderabile anche in Italia, confrontare due nazioni che hanno normative sul lavoro così differenti, come l’Italia e la Gran Bretagna, sembrerebbe un azzardo. Quali sono dunque le formule adottate nel Belpaese dalle aziende per introdurre questa sperimentazione? Policy interne, accordi aziendali, accordi individuali con i singoli dipendenti.

Negli ultimi mesi, nel nostro Paese, alcune aziende – per la maggior parte multinazionali – hanno introdotto in via sperimentale la settimana lavorativa sviluppata su 4 giorni. Una sperimentazione spesso associata allo smartworking con l’obiettivo di rimodulare il proprio impatto, sia sui dipendenti che sull’ambiente.

Parte dell’intervista dell’avv. Cristiano Cominotto, presidente di A.L. Assistenza Legale, su Radio Lombardia condotta in studio e in diretta dalla giornalista Nicoletta Prandi.

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