Cosa prevede la legge sul risarcimento per infortunio a scuola? Se nostro figlio si facesse male durante la permanenza nell’istituto scolastico, avrebbe diritto a un risarcimento danni per quanto patito. Ma questo esclusivamente in caso di effettiva responsabilità della scuola o degli operatori all’interno della stessa. Cioè a meno che non vi sia stato un caso fortuito a causare l’infortunio dell’alunno. Teniamo presente che la scuola, durante le ore in cui sono stati ad essa affidati gli studenti, è responsabile di questi ultimi. Il che vuol dire che l’istituto scolastico deve operare la massima attenzione affinchè nulla accada ai propri alunni. Ma se, nonostante la scuola prenda tutte le precauzioni del caso, uno studente si dovesse comunque fare male, allora potrebbe non esserci responsabilità da parte della stessa. Va inoltre ricordato che a rispondere dei danni per infortunio a scuola, sarà direttamente il MIUR in modo omnicomprensivo. Questo è stato di recente ribadito da una recente
Cassazione.
Risarcimento per infortunio a scuola, le responsabilità
Come abbiamo detto, la scuola è responsabile di quello che accade ai propri studenti quando sono ad essa affidati. Ma questo non vuol dire che essa sia sempre tenuta a risarcire i danni degli infortuni dei propri alunni. Ecco alcuni esempi per capire meglio quello che abbiamo accennato sopra.
Nessuna responsabilità della scuola:
Se mio figlio si dovesse rompere una caviglia durante l’ora di educazione fisica, mentre pratica sport seguito dal proprio insegnate, difficilmente si evidenzieranno delle responsabilità per l’accaduto da parte della scuola. Questo perché è insita nella pratica sportiva la possibilità di infortunarsi. Inoltre quando è avvenuto l’infortunio, l’insegnate di turno era presente e attivo. Ma ancora: se giocando con gli amici durante la ricreazione mia figlia si dovesse rompere un dito, sarà difficile che la scuola risponda dell’accaduto. Questo per le stesse motivazioni appena riportate.
Responsabilità della scuola:
Ma se invece uno dei nostri figli si facesse male durante quella che sarebbe dovuta essere l’ora di matematica, ma invece si è trasformata in una “ora buca” a causa dell’assenza dell’insegnante? In questo caso le responsabilità della scuola sono evidenti. Questo perché l’insegnante che avrebbe dovuto vigilare su nostro figlio non era presente in aula. Inoltre la sua assenza, invece di portare i propri alunni a imparare la matematica, ha loro consentito di fare ciò che più preferivano senza un controllo adeguato alle azioni degli stessi.
Risarcimento per infortunio a scuola, la sentenza
Molto simile all’esempio appena riportato è il caso preso in esame da una recente sentenza della Corte di Cassazione, la n. 6847/ 2016 della terza sezione civile. In questa occasione i giudici hanno preso in esame il caso di un alunno che ha riportato danni permanenti a un occhio a causa di un violento urto sulla cattedra della propria aula durante un’ora buca. In questo caso il MIUR è stato condannato al risarcimento dei danni in modo omnicomprensivo di danno biologico e morale.
Ottenere un risarcimento danni, ecco quando è possibile
Per poter chiedere risarcimento danni devono sussistere questi punti imprescindibili:
- Si deve aver subito un danno.
- Vi deve essere un comportamento scorretto o illegittimo di una persona.
- Deve esistere un nesso causale tra il comportamento scorretto e il danno subito.
- Si deve poter provare che il nesso causale tra comportamento e danno sia effettivo.
Il consiglio, per chi sia stato vittima di un caso di infortunio a scuola è quello di rivolgersi a un avvocato per poter far valere al meglio i propri diritti.
AL Assistenza Legale
Dott. Claudio Bonato
Risarcimento per infortunio a scuola
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