Risarcimento dei danni alla fidanzata non convivente
Secondo la giurisprudenza italiana è possibile che un partner non convivente ottenga un risarcimento danni per la perdita del proprio fidanzato/a?
Non solo nel caso in cui il proprio partner venga meno, ma anche nel caso in cui subisca gravi lesioni è possibile ottenere un risarcimento danni.
In particolare, si tratta di un risarcimento per i danni morali patiti in seguito all’evento dannoso vissuto dalla vittima.
Risarcimento dei danni alla fidanzata non convivente: la Cassazione
Sono numerosi i casi, riportati anche dalle cronache nazionali, di tragici episodi come gravi incidenti stradali, si pensi agli incidenti stradali nei quali la vittima subisce gravi danni, se non addirittura la morte, per colpa di un altro automobilista.
Le recenti sentenze emesse dalla Corte di Cassazione si sono uniformate a un comune sentire, legato alla modificazione delle abitudini di vita delle coppie contemporanee.
La giustizia in Italia, infatti, garantisce un risarcimento danni anche se tra i due membri della coppia non vi sia una convivenza di fatto.
Si faccia riferimento, per questi casi, alla sentenza numero 1011 del 26 marzo 2015 del Tribunale di Firenze.
A ciò si aggiunga la Cassazione numero 7128 del 21 marzo 2013 e la numero 46351 del 10 novembre 2014.
Risarcimento dei danni alla fidanzata non convivente: le recenti norme
Pertanto, le norme più recenti in merito non ritengono la convivenza un elemento strettamente necessario al fine di avere il diritto a ottenere un risarcimento per danni morali.
Non sarà più la convivenza quindi a garantire l’esistenza di un rapporto solido e duraturo tra i due.
Secondo i giudici sarà sufficiente dimostrare la sussistenza di una significativa comunanza di vita e di affetti, aldilà della coabitazione.
Risarcimento dei danni alla fidanzata non convivente: la Costituzione
Tali indicazioni sono supportate nientemeno che dalla Costituzione italiana.
L’Articolo 29, comma 1, della Costituzione infatti afferma che
“La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”.
Sarà onere del partner non convivente dimostrare che quella relazione sarebbe sicuramente potuta sfociare in un matrimonio.
Solo allora sarà suo diritto chiedere e ottenere un congruo indennizzo per i danni morali patiti in conseguenza al sinistro accorso al suo partner.
Quando si ha diritto a un risarcimento danni?
Per poter chiedere risarcimento danni devono sussistere questi punti imprescindibili:
- Si deve aver subito un danno.
- Vi deve essere un comportamento scorretto o illegittimo di qualcuno.
- Deve esistere un nesso causale tra il comportamento scorretto e il danno subito.
- Si deve poter provare che il nesso causale tra comportamento e danno sia effettivo.
Il consiglio, per chi abbia subito danni a causa della perdita del partner, è quello di rivolgersi a un avvocato per poter far valere al meglio i propri diritti.
AL Assistenza Legale
Dott. Claudio Bonato