Risarcimento danni per diagnosi sbagliata
Pur trovandosi all’interno di una struttura sanitaria può capitare di rimanere vittima di un errore medico.
Qualora una diagnosi sbagliata causi danni fisici o psicologici al paziente è possibile ottenere un risarcimento danni?
Errare è umano, purtroppo quando ne va della salute dei pazienti però è meglio avere le idee chiare su quanto può succedere e come tutelare al meglio la propria salute e quella dei nostri famigliari.
Risarcimento danni per diagnosi sbagliata: gli errori più comuni
Se ci si ritrovasse vittima di un errore medico che causa un grave danno fisico o psicologico, il risarcimento può essere chiesto sia direttamente al medico sia alla struttura sanitaria nella quale il professionista opera.
Gli errori nei quali un professionista può imbattersi possono essere numerosi.
Il medico potrebbe diagnosticare, sbagliando, una malattia diversa rispetto alla realtà; il medico potrebbe affermare l’inesistenza della malattia oppure potrebbe identificare una patologia che in realtà non c’è.
Di conseguenza sono svariate anche le tipologie di danno che una vittima di errore medico può subire. Dal danno psicologico per lo stress, alla depressione che può scaturire dall’affrontare trattamenti sbagliati, dai cambiamenti repentini al suo stile di vita, ai danni fisici veri e propri causati da terapie errate e quant’altro.
Risarcimento danni per diagnosi sbagliata: a chi chiedere il risarcimento?
Il paziente può citare in giudizio la struttura sanitaria pubblica o privata alla quale si è affidato oppure il professionista autore dell’errore
Secondo l’Articolo 7 della Legge 24/2017 la scelta di chi chiamare in giudizio implica conseguenze differenti. La legge infatti verrà applicata in maniera differente se si cita la struttura sanitaria o il medico.
Risarcimento danni per diagnosi sbagliata: risarcimento chiesto alla struttura sanitaria
Se il paziente chiede il risarcimento alla struttura sanitaria potrà godere di notevoli vantaggi, perché il termine di prescrizione è più lungo, arriva infatti fino ai dieci anni.
Inoltre, secondo gli Articoli 1218 e 1228 del Codice civile, il paziente citando in giudizio la struttura sanitaria dovrà semplicemente affermare di aver subito un danno a causa di una diagnosi sbagliata.
Sarà onere della struttura sanitaria affrancarsi da questa affermazione, la struttura sanitaria dovrà dimostrare di non aver commesso alcun errore.
Risarcimento danni per diagnosi sbagliata: risarcimento chiesto al professionista
L’Articolo 2043 del Codice civile regolamenta invece la causa intentata direttamente contro il professionista autore dell’errore.
In questa eventualità il termine di prescrizione sarò più breve: si avranno a disposizione solo cinque anni per chiedere il risarcimento.
L’onere della prova sarà sostenuto dal paziente che dovrà dimostrare l’effettiva responsabilità del medico rispetto agli esiti infausti sulla sua salute causati dall’errore commesso dal medico.
Quando si ha diritto a un risarcimento danni?
Per poter chiedere risarcimento danni devono sussistere questi punti imprescindibili:
- Si deve aver subito un danno.
- Vi deve essere un comportamento scorretto o illegittimo di qualcuno.
- Deve esistere un nesso causale tra il comportamento scorretto e il danno subito.
- Si deve poter provare che il nesso causale tra comportamento e danno sia effettivo.
Il consiglio, per chi abbia subito danni a causa di malasanità, è quello di rivolgersi a un avvocato per poter far valere al meglio i propri diritti.
AL Assistenza Legale
Dott. Claudio Bonato