Risarcimento danni per demansionamento sul posto di lavoro

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Risarcimento danni per demansionamento sul posto di lavoroRisarcimento danni per demansionamento sul posto di lavoro

In anni nei quali avere un buon contratto di lavoro non è per tutti così facile, alcune dinamiche però non cessano di presentarsi.

Il demansionamento rientra tra queste.

Con questo termine si intende, in ambito professionale, una situazione di disagio del lavoratore.

Esso infatti si ritrova a svolgere attività e mansioni inferiori rispetto a quelle per il quale è stato assunto.

Risarcimento danni per demansionamento sul posto di lavoroRisarcimento danni per demansionamento sul posto di lavoro: la legge

La legge si è espressa a riguardo, sostenendo che il lavoratore può essere assegnato a mansioni che appartengono al livello di inquadramento inferiore, se esse rientrano nella medesima categoria legale e intervengono delle modifiche degli assetti organizzativi aziendali idonee a incidere sulla posizione del dipendente.

Esiste anche il caso contrario, quello in cui un lavoratore non vede aggiornata la sua posizione contrattuale secondo i criteri stabiliti dai CCLN.

Ecco allora che un lavoratore, da anni vittima di demansionamento, può chiedere un risarcimento per la percentuale di stipendi non percepiti?

Risarcimento danni per demansionamento sul posto di lavoroRisarcimento danni per demansionamento sul posto di lavoro: l’Articolo 2103

Secondo l’Articolo 2103 del Codice Civile, il lavoratore deve essere posto nelle mansioni per le quali è stato assunto.

Nel tempo, qualora il lavoratore venga assegnato a mansioni superiori per la durata di oltre i sei mesi, questi dovrà vedere aggiornato il proprio contratto.

In casi come quello appena descritto, se il lavoratore non vede aggiornata la propria posizione e il contratto rimane invariato pur svolgendo mansioni superiori per un periodo superiore di sei mesi, ha il diritto di chiederne conto al datore di lavoro.

Sarà onere del lavoratore dimostrare la situazione. Suo il compito di fornire le prove di aver svolto mansioni superiori per la durata di oltre sei mesi.

In primo luogo però, se verrà accettata la richiesta del lavoratore, questi avrà un nuovo inquadramento. Un nuovo contratto nella posizione a lui più idonea rispetto alle mansioni superiori svolte.

Inoltre avrà diritto a ottenere le differenze retributive non percepite in precedenza.

Risarcimento danni per demansionamento sul posto di lavoroRisarcimento danni per demansionamento sul posto di lavoro: le tempistiche

Per quanto riguarda la prescrizione per questa tipologia di danni, la giustizia si è espressa in questo modo.

Le differenza retributive hanno un termine di prescrizione di 5 anni.

L’inquadramento in un nuovo contratto ha un termine di prescrizione di 10 anni.

Quando si ha diritto a un risarcimento danni?

 

Per poter chiedere risarcimento danni devono sussistere questi punti imprescindibili:

  • Si deve aver subito un danno.
  • Vi deve essere un comportamento scorretto o illegittimo di qualcuno.
  • Deve esistere un nesso causale tra il comportamento scorretto e il danno subito.
  • Si deve poter provare che il nesso causale tra comportamento e danno sia effettivo.

 

Il consiglio, per chi abbia subito danni a causa di demansionamento, è quello di rivolgersi a un avvocato per poter far valere al meglio i propri diritti.

 

AL Assistenza Legale

Avvocato Cristiano Cominotto

www.alassistenzalegale.it

 

 

 Risarcimento danni per demansionamento sul posto di lavoro

 

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