Il 28 gennaio 2016 è infatti stato approvato alla Camera il progetto di legge sulla riforma della responsabilità del personale sanitario, ora all’esame del Senato.
Risarcimento danni malasanità, i possibili cambiamenti:
Il maggior cambiamento che potrebbe verificarsi è quello della responsabilità del medico, sia per quello che concerne gli aspetti penali, che quelli civili. In quanto il medico potrebbe non essere più ritenuto responsabile, neppure per colpa grave, se rispetta le linee guida dei suoi interventi, inoltre potrebbe nascere la natura extracontrattuale della responsabilità dei medici, con conseguente inversione dell’onere della prova e dimezzamento del termine di prescrizione.
Risarcimento danni malasanità, la responsabilità civile:
Sulla responsabilità civile vi potrebbero essere regole differenti per quello che concerne i medici e le strutture sanitarie. Dovrebbero esserci quindi distinzioni tra la responsabilità contrattuale della struttura e quella extracontrattuale del professionista, incluso il medico di medicina generale. In sostanza quello che si prospetta è che ci saranno 5 anni di tempo per fare causa al medico e 10 per fare causa all’ospedale, ma nel primo caso sarà il paziente a dover provare gli elementi della condotta illecita del medico.
Risarcimento danni malasanità, il nuovo profilo penale:
Il più grande cambiamento che potrebbe verificarsi a livello penale è che il sanitario che, nello svolgimento della propria attività cagiona a causa di imperizia la morte o la lesione personale della persona assistita, risponderebbe dei reati di omicidio colposo o di lesioni personali colpose solo in caso di colpa grave. La colpa grave sarebbe in ogni caso esclusa quando, salve le rilevanti specificità del caso concreto, sono rispettate le buone pratiche clinico-assistenziali e le raccomandazioni previste dalle linee guida.
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AL Assistenza Legale
Dott. Claudio Bonato
