Risarcimento danni al dipendente per infortunio
È un argomento che, purtroppo, rimane sempre presente nel dibattito non solo politico ma anche legale.
Sicurezza e salute all’interno del posto di lavoro dovrebbero essere diritti inalienabili, di certo in qualunque settore.
Le cronache invece ci descrivono una situazione decisamente grave e tragica.
Risarcimento danni al dipendente per infortunio: le tipologie
Il risarcimento danni al dipendente per infortunio rimane una delle possibili soluzioni, quando il danno è fatto.
Ancora oggi, numerosissimi lavoratori subiscono danni più o meno pesanti all’interno del proprio posto di lavoro. Le tipologie di danni possibili non sono solo esclusivamente fisiche ma anche psicologiche.
Questo perché molte attività lavorative presentano rischi per la salute.
Risarcimento danni al dipendente per infortunio: infortunio sul lavoro
Spesso il lavoratore può procurarsi danni lievi o gravi, finanche la morte. L’uso di macchinari complessi, incidenti causati da strumenti particolari, utilizzo di materiali più o meno tossici, sono solo alcuni degli esempi di danni al dipendente all’interno del posto di lavoro.
Altrettanto numerosi sono i casi di lavoratori che si ammalano in maniera lenta e progressiva. Si pensi a tutti quei casi di malattie collegate all’ambiente di lavoro.
Risarcimento danni al dipendente per infortunio: le malattie professionali
L’Inail definisce la malattia professionale come una patologia la cui causa agisce lentamente e progressivamente sull’organismo (causa diluita e non causa violenta e concentrata nel tempo).
“La stessa causa deve essere diretta ed efficiente, cioè in grado di produrre l’infermità in modo esclusivo o prevalente: il Testo Unico, infatti, parla di malattie contratte nell’esercizio e a causa delle lavorazioni rischiose.”
Pertanto, si può parlare di malattie professionali quando vi è un rapporto causale, o concausale, diretto tra il rischio professionale e la malattia.
Tale rischio può essere provocato dalla lavorazione che l’assicurato svolge, oppure dall’ambiente in cui la lavorazione stessa si svolge (cosiddetto “rischio ambientale”).
Risarcimento danni al dipendente per infortunio: tabelle
Le malattie professionali si distinguono tra tabellate e non tabellate.
Rientrano tra le tabellate se sono indicate nelle due tabelle (una per l’industria e una per l’agricoltura).
Inoltre, devono essere provocate da lavorazioni indicate nelle stesse tabelle e denunciate entro un determinato periodo dalla cessazione dell’attività rischiosa, fissato nelle tabelle stesse (“periodo massimo di indennizzabilità”).
Risarcimento danni al dipendente per infortunio: indennizzo
Affinché a un dipendente venga elargito il risarcimento danni per infortunio è necessario che il lavoratore sia iscritto dall’azienda all’Inail, l’Istituto Nazionale degli infortuni sul lavoro.
Ciò vuol dire che l’azienda paga un’assicurazione all’Inail a tutela dei rischi alla salute collegati alla prestazione lavorativa.
In questo modo, l’Inail eroga un congruo risarcimento danni qualora ci si trovi dinanzi a malattie professionali e infortuni sul lavoro.
Quando si ha diritto a un risarcimento danni?
Per poter chiedere risarcimento danni devono sussistere questi punti imprescindibili:
- Si deve aver subito un danno.
- Vi deve essere un comportamento scorretto o illegittimo di qualcuno.
- Deve esistere un nesso causale tra il comportamento scorretto e il danno subito.
- Si deve poter provare che il nesso causale tra comportamento e danno sia effettivo.
Il consiglio, per chi abbia subito danni a causa di infortunio sul lavoro, è quello di rivolgersi a un avvocato per poter far valere al meglio i propri diritti.
AL Assistenza Legale
Dott. Claudio Bonato