Risarcimento ai nipoti non conviventi della vittima di un incidente
Quando muore un parente, si apre in famiglia un capitolo triste e non sempre facile da vivere.
La gestione di un lutto infatti rappresenta uno tra i momenti più stressanti durante la vita di un individuo.
La tragicità del momento, le sensazioni di disagio e perdita si mescolano purtroppo molto spesso alla rabbia per il motivo che ha strappato dalla nostra vita una figura importante.
Si pensi per esempio all’eventualità in cui a perdere la vita sia il nonno cui eravamo molto legati.
Risarcimento ai nipoti non conviventi della vittima di un incidente: la successione
Un incidente stradale o un intervento in ospedale andato male possono essere solo alcune delle cause che hanno portato alla sua perdita.
Superato lo shock iniziale, la famiglia si adopera per la gestione delle questioni burocratiche.
L’ambito delle successioni, in una situazione di disagio come può essere un lutto, sembra tutto tranne che chiaro.
Fortunatamente l’applicazione del Codice civile rende la procedura più chiara.
Risarcimento ai nipoti non conviventi della vittima di un incidente: il danno morale
Il danno morale provocato dalla perdita di una figura di riferimento quale può essere il nonno, infatti, viene risarcito quasi sempre.
Si pensi alla possibilità di dimostrare la solidità di un rapporto nonno-nipote aldilà della convivenza nella stessa abitazione.
I nonni ormai sono per molte famiglie un punto di riferimento nella gestione e nella cura dei nipoti.
Un cardine affettivo e morale sul quale i figli dei figli si aggrappano e crescono, in molti casi, fin dopo l’età adulta.
In linea di principio, i nipoti non sono eredi legittimari dei beni appartenuti al nonno a meno che questi, prima di morire, non abbia stilato un testamento nel quale li rende ereditieri.
Risarcimento ai nipoti non conviventi della vittima di un incidente: la Cassazione
Tuttavia, una recente sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito un ulteriore principio.
Secondo questa sentenza, la numero 17984/18 del 9 luglio 2018, è possibile che il risarcimento del danno venga liquidato anche ai nipoti non conviventi della vittima.
Il nipote non convivente ha il diritto dunque di vedere riconosciuta la possibilità di ottenere un risarcimento per il danno morale da lesione del rapporto parentale.
Questo aldilà della convivenza.
Affinché il risarcimento sia elargito, è necessario dimostrare il rapporto affettivo tra nonno e nipote non convivente.
Ovvero, sarà onere del nipote dimostrare l’entità e la profondità della relazione intessuta con il nonno, la sua stabilità e la sua durata al fine di ottenere un congruo indennizzo.
Quando si ha diritto a un risarcimento danni?
Per poter chiedere risarcimento danni devono sussistere questi punti imprescindibili:
Si deve aver subito un danno.
Vi deve essere un comportamento scorretto o illegittimo di qualcuno.
Deve esistere un nesso causale tra il comportamento scorretto e il danno subito.
Si deve poter provare che il nesso causale tra comportamento e danno sia effettivo.
Il consiglio, per chi abbia subito danni a causa di un grave sinistro, è quello di rivolgersi a un avvocato per poter far valere al meglio i propri diritti.
