Danni causati da minori, i responsabili secondo la legge
La legge italiana è molto chiara riguardo le responsabilità in caso di danni arrecati da minori. E’ infatti l’articolo numero 2048 del Codice Civile a disciplinare questo genere situazioni. L’articolo recita espressamente: “Il padre e la madre, o il tutore, sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori non emancipati o delle persone soggette alla tutela, che abitano con essi.” Questo significa che i genitori o i tutori dei minorenni saranno sempre responsabili del comportamento degli stessi e che quindi saranno tenuti a risarcire ogni eventuale danno arrecato.
Danni causati da minori, quando i genitori sono esonerati?
I genitori sono dunque sempre responsabili di eventuali danni arrecati dai propri figli. Ma esiste un’eccezione, sempre espressa dalla’art. n. 2048 del Codice Civile. Il quale infatti recita “Le persone indicate dai commi precedenti sono liberate dalla responsabilità soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto.” Questo significa che, se i genitori o i tutori dei minori possono provare la loro impossibilità nell’impedire quanto accaduto a causa del comportamento illecito dei propri figli, questi saranno esenti dalla responsabilità dei danni. Ma questo cosa significa nella pratica?
Danni causati da minori, l’impossibilità nell’impedire il fatto
In questi casi si deve partire dal presupposto che esiste una presunzione di colpa a carico dei genitori. Quindi, salvo diversa prova, essi sono sempre responsabili di quello che fanno i figli minori. Ma se i genitori forniscono la dimostrazione di aver impartito al figlio una buona educazione e di aver esercitato su di lui una vigilanza adeguata potranno evitare la condanna. Questo è stato esplicitamente affermato dalla Cassazione nella sentenza n. 24475/14. Proprio in questa sentenza i giudici hanno chiarito come però l’onere della prova, cioè il dover dimostrare l’impossibilità nell’impedire quanto accaduto, sia a carico dei genitori. Inoltre è stato chiarito anche come la prova debba essere di natura “positiva”, cioè si deve poter provare come i genitori abbiano fornito un’adeguata educazione ai propri figli, e di aver esercitato un’adeguata sorveglianza sugli stessi. Tutto questo in conformità con l’età, le condizioni sociali, quelle familiari oltre che al carattere del bambino.
Quando si ha diritto a un risarcimento danni?
Per poter chiedere risarcimento danni devono sussistere questi punti imprescindibili:
- Si deve aver subito un danno.
- Vi deve essere un comportamento scorretto o illegittimo di qualcuno.
- Deve esistere un nesso causale tra il comportamento scorretto e il danno subito.
- Si deve poter provare che il nesso causale tra comportamento e danno sia effettivo.
Il consiglio, per chi pensa di aver subito dei danni è quello di rivolgersi a un avvocato per poter far valere al meglio i propri diritti.
AL Assistenza Legale
Dott. Claudio Bonato