Come far valere i propri diritti contro il cyberbullismo

Tu sei qui:

Come far valere i propri diritti contro il cyberbullismoCome far valere i propri diritti contro il cyberbullismo

Sono sempre più numerosi i casi segnalati di vittime di cyberbullismo.

Ovvero quel tipo di attacco continuo, ripetuto, offensivo e sistematico attuato mediante gli strumenti della rete.

L’accesso agli strumenti digitali anche da parte di minori  in questi ultimi anni ha permesso l’intensificarsi del fenomeno violento.

La giustizia italiana da qualche mese ha promosso una legge che si pone come obiettivo la regolamentazione del cyberbullismo attraverso pene e condanne.

Come far valere i propri diritti contro il cyberbullismoCome far valere i propri diritti contro il cyberbullismo: la legge

La legge numero 71/2017 del 29 maggio 2017 definisce il cyberbullismo come

«qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica. Nononché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo»

Come far valere i propri diritti contro il cyberbullismoCome far valere i propri diritti contro il cyberbullismo: tipologie di reato 

I reati compresi nel cyberbullismo sono i più disparati, si va dalla minaccia all’ingiuria, dalla diffamazione al furto d’identità.

La prima possibilità d’intervento è l’invio di una richiesta di oscuramento al gestore del sito internet in cui appare il gesto denigratorio.

Si pensi a tutti quei casi in cui in una pagina Facebook appare una foto o un commento violento o lesivo nei confronti della persona.

Attraverso la richiesta, fatta dal minore se ha compiuto 14 anni o dai genitori, sarà possibile per la vittima chiedere l’oscuramento, la rimozione o il blocco di tale pagina o elemento.

Come far valere i propri diritti contro il cyberbullismoCome far valere i propri diritti contro il cyberbullismo: il Garante della Privacy

Qualora la richiesta non venisse esaudita e la pagina non venisse eliminata, ci si può rivolgere al Garante della Privacy, il quale provvederà entro 48 ore alla rimozione.

Sarà necessario compilare un modulo scaricabile direttamente dal sito istituzionale e farlo pervenire al Garante.

Attraverso tale è possibile richiedere al Garante per la protezione dei dati personali di disporre il blocco e/o il divieto della diffusione online di contenuti ritenuti atti di cyberbullismo. Questo ai sensi dell’articolo 2, comma 2, della legge 71/2017 e degli articoli 143 e 144 del d.lgs. 196/2003.

 

Quando si ha diritto a un risarcimento danni?

 

Per poter chiedere risarcimento danni devono sussistere questi punti imprescindibili:

  • Si deve aver subito un danno.
  • Vi deve essere un comportamento scorretto o illegittimo di qualcuno.
  • Deve esistere un nesso causale tra il comportamento scorretto e il danno subito.
  • Si deve poter provare che il nesso causale tra comportamento e danno sia effettivo.

 

Il consiglio, per chi abbia subito danni a causa di cyberbullismo, è quello di rivolgersi a un avvocato per poter far valere al meglio i propri diritti.

 

AL Assistenza Legale

Dott. Claudio Bonato

www.alassistenzalegale.it

 

 

 

 

Come far valere i propri diritti contro il cyberbullismo

image_pdfScarica articolo in formato PDF