Il ministero della Salute dovrà versare un vitalizio come risarcimento danni a un bimbo affetto da autismo, a cui nel 2006 fu iniettato un vaccino esavalente.
Lo stabilisce una sentenza del Tribunale del Lavoro di Milano, secondo cui sarebbe “acclarata la sussistenza del nesso causale tra tale vaccinazione e la malattia”, come si legge nella stessa. Inoltre, dalla perizia del medico legale nominato dal Tribunale, si evince che “È probabile che il disturbo autistico del piccolo sia stato concausato, sulla base di un polimorfismo che lo ha reso suscettibile alla tossicità di uno o più ingredienti (o inquinanti), dal vaccino”.
Prima di rivolgersi al giudice, la famiglia del bambino, al quale è stato diagnosticato l’autismo nel 2010, presentò nel 2011 una domanda di indennizzo al Ministero, domanda in seguito respinta. Quindi la decisione di intentare causa. La sentenza che pone un vitalizio come risarcimento danni, arrivò il 23 settembre. Sono ormai passati i 60 giorni entro il quale il Ministero avrebbe potuto presentare ricorso in appello e all’avvocato del bambino non risulta sia stato fatto, la sentenza sembrerebbe quindi passata in giudicato. Il piccolo riceverà quindi un assegno bimestrale il cui importo partirà da una base di 1.683 euro, più un indennizzo una tantum.
La relazione del medico legale fa riferimento agli effetti collaterali del vaccino nel corso della sperimentazione clinica pre-autorizzazione e successivamente, tra ottobre 2009 e ottobre 2011. Ci sarebbero cinque casi di autismo segnalati durante la sperimentazione del vaccino ma omessi dall’elenco degli effetti avversi sottoposto alle autorità sanitarie per l’autorizzazione al commercio.
Quindi il vaccino in questione sarebbe stato messo in vendita senza indicare l’autismo tra i possibili effetti collaterali della sua somministrazione ai bambini. Secondo la sentenza infatti in questo vaccino vi sarebbe una specifica idoneità lesiva per il disturbo autistico.
Non risulta che l’Agenzia del farmaco (Aifa) abbia avviato accertamenti su questo vaccino esavalente: “Non sono in corso indagini particolari su questo medicinale, che è comunque soggetto come tutti i vaccini a un monitoraggio post marketing”, spiegano dall’agenzia. E aggiungono: “Non ci sono al momento evidenze di cambiamenti nel rapporto beneficio/rischio per tale prodotto, che si mantiene positivo “.
Secondo le autorità sanitarie, il diffuso allarmismo relativo ai vaccini sarebbe ingiustificato e avrebbe provocato nell’ultimo triennio un crollo dei bambini vaccinati.
Fonte dichiarazioni: www.repubblica.it
Avv. Cristiano Cominotto
Dott. Claudio Bonato
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