I vaccini e le emotrasfusioni hanno dunque fatto molto per la nostra salute, ma a partire dagli anni 90 la società ha avuto a che fare con i rischi connessi al virus dell’Aids e quindi anche con i problemi legati ai contagi a seguito di emotrasfusioni infette. Per questi motivi nel 1992 lo Stato Italiano è intervenuto con una misura di solidarietà che prevede un indennizzo a carico dello Stato per le vittime di vaccinazioni o trasfusioni.
Vaccinazioni e risarcimento danni, la legge
La legge, con la quale lo stato è intervenuto, è la numero 210 del 1992. La quale è nata con l’intento di fornire e garantire un sostegno per tutti coloro i quali fossero stati o sarebbero stati vittime di vaccinazioni obbligatorie, ma anche di trasfusioni o somministrazione di emoderivati. Questo indennizzo previsto dalla legge serve per sostenere e risarcire i soggetti danneggiati con complicanze irreversibili.
Vaccinazioni e risarcimento danni, chi può chiedere risarcimento
La legge n.210/92 prevede che possano ricevere un indennizzo coloro che abbiano ricevuto danni irreversibili a causa di: vaccinazioni, trasfusioni, somministrazioni di emoderivati e infezioni contratte a causa di rischi professionali, quest’ultima per quello che concerne il personale sanitario.
Possono beneficiare di questo indennizzo tutte le persone che hanno subito delle lesioni o delle infermità permanenti a causa di vaccinazioni obbligatorie, ma anche non obbligatorie se assunte per motivi lavorativi o per poter accedere a uno stato estero. Inoltre coloro che hanno contratto il virus dell’Aids o l’epatite a causa di una trasfusione o un emoderivato infetto. Ma anche tutto il personale sanitario che abbia subito dei danni all’integrità psicofisica a causa di infezioni contratte durante il proprio lavoro.
Oltre alle vittime, anche i parenti delle stesse hanno diritto a un indennizzo. Nello specifico ottengono il diritto a un risarcimento danni il coniuge e/o il convivente contagiato dal partner, ma anche il figlio contagiato durante la gestazione. Anche gli eredi delle vittime hanno diritto a ottenere un risarcimento danni.
Vaccinazioni e risarcimento danni, tempi e modalità
La domanda per richiedere un indennizzo deve essere presentata al Ministero della Salute. Per fare questa domanda si ha un tempo massimo di 3 anni in caso si tratti di danni a causa di vaccinazioni e di 10 anni in caso di infezioni da HIV. Le tempistiche per fare domanda decorrono dal momento in cui la vittima è venuta a conoscenza del danno subito.
Il risarcimento danni sotto forma di indennizzo spetta comunque solo in caso si riesca a dimostrare l’effettiva esistenza di una connessione tra la vaccinazione (o la trasfusione) e il danno subito.
Vaccinazioni e risarcimento danni, cosa fare in caso di malasanità
La prima cosa da tenere a mente quando si pensa di essere stati vittime di un caso di malasanità è che:
- Solo un medico può affermare se vi sia stato un errore da parte di un sanitario o dell’ospedale.
Quindi il primo consiglio è quello di rivolgersi a un avvocato affinchè quest’ultimo, con la collaborazione di un medico legale, possa capire se vi siano gli estremi per un caso di malasanità o meno. Ma per fare questo è necessario entrare in possesso di tutta la documentazione necessaria sul proprio caso, è quindi fondamentale:
- Richiedere tutte le cartelle cliniche sul proprio caso.
Se si pensa di essere stati vittime di un caso di malasanità, il consiglio è quello di non lasciar passare troppo tempo e di rivolgersi a un legale così che i propri diritti vengano tutelati al meglio fin da subito.
AL Assistenza Legale
Dott. Claudio Bonato
Vaccinazioni e risarcimento danni