Utero asportato inutilmente, chiesto risarcimento

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utero asportatoTra la fine del 2005 e i primi mesi di agosto 2006 una donna toscana ha subito un intervento che le ha asportato l’utero ed ha segnato la sua vita per sempre.

  • Utero asportato: era stato diagnosticato un carcinoma

In seguito a dei controlli ordinari, a una sessantaseienne di Collesalvetti (Livorno) venne diagnosticato un tumore all’utero. Secondo quanto appurato dalla cartella clinica della donna, il medico che dieci anni fa era direttore di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Santa Chiara, le avrebbe diagnosticato un carcinoma da trattare attraverso la rimozione dell’utero, intervento che però le sconsigliò. La paziente, per avere maggiori delucidazioni sulla sua situazione, decise di ottenere chiarimenti recandosi al Lotti di Pontedera, ospedale nel quale confermarono la diagnosi e procedettero all’intervento di asportazione. L’equipe che si occupò dell’intervento chirurgico era guidata dall’allora direttore della chirurgia generale del Lotti di Pontedera.

  • Gli esami citologici effettuati hanno messo in evidenza che l’utero non era affetto da alcuna neoplasia

Gli esami citologici, effettuati di prassi sull’utero asportato, hanno però evidenziato che l’utero non era affetto da alcuna neoplasia, ma avrebbe soltanto sofferto di un’infiammazione cronica che portava la donna a lamentare dolori e fastidi. Con questa diagnosi l’asportazione non sarebbe stata necessaria, sarebbe invece stata sufficiente una terapia farmacologica per alleviare le sofferenze della donna senza dover ricorrere ad un intervento così invasivo, preceduto tra l’altro da una notizia sconvolgente come quella di essere afflitta da un carcinoma, rivelatasi in seguito non veritiera.

  • La donna ha sporto denuncia contro l’ASL, l’azienda ospedaliera e contro i sanitari per l’utero asportato

Una volta scoperta la realtà dei fatti la donna non ha esitato a sporgere denuncia contro l’Asl numero 5, contro l’Azienda Ospedaliera e contro i sanitari che si sono occupati del suo caso.

  • Nel processo i medici sono stati condannati al risarcimento danni

Nel processo, il Tribunale civile ha dato ragione alla donna e condannato i due medici coinvolti ad un risarcimento danni di circa quarantacinque mila euro, tuttavia al momento i due sono ricorsi in appello contro la sentenza di primo grado. Per sapere cosa la giustizia deciderà non resta che aspettare tutti i gradi di giudizio. Ma se una responsabilità medica verrà confermata, si auspica che il risarcimento danni sia congruo a quanto patito dalla donna per l’utero asportato.

Dott. Claudio Bonato

AL Assistenza Legale – Responsabilità medica

www.alassistenzalegale.it

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