TFR in busta paga – intervista all’avv. Cominotto

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TFR in busta paga, in Italia serve aumentare gli stipendi.

In Italia la mancanza di lavoro è un tema che va affrontato. Così come il tema dell’aumento degli stipendi.

La situazione si presenta variegata in gran parte d’Europa.

In Germania vi sono stati aumenti salariali dell’8,5% per i metalmeccanici, come sostiene Il Sole 24 Ore.

Nello specifico, “l’accordo che durerà fino al 30 settembre 2024 prevede quattro tappe: un primo premio per la compensazione dell’inflazione pari a 1.500 euro sarà versato nel febbraio 2023, seguito da un aumento del 5,2% da giugno 2023, un secondo premio anti-inflazione di 1.500 euro nel febbraio 2024 e un ulteriore aumento del 3,3% da maggio 2024. Un aumento annualizzato del 4,2%, circa la metà dell’8% per 12 mesi chiesto inizialmente da IG Metall. Gli apprendisti, in tirocinio, avranno due premi da 550 euro.”

In Italia da gennaio a ottobre 2022, gli annunci di lavoro di alcune categorie professionali in Italia hanno registrato una crescita salariale annua superiore al 5%.

I settori che hanno visto un aumento maggiore sono quello dell’installazione e della manutenzione con l’8,7%. Quello della contabilità con il 7,4% e quello dell’infermieristica con il 6,7%. Questi i dati emersi da Wage growth in euro area countries: evidence from job ads, pubblicata dalla Banca centrale d’Irlanda in collaborazione con Indeed.

TFR in busta paga, in Italia serve aumentare gli stipendi. Parte dell’intervista dell’avv. Cristiano Cominotto, presidente di A.L. Assistenza Legale, su Tele Lombardia, condotta in studio e in diretta dalla giornalista Livia Ronca.

Per contattare gli avvocati di A.L. scrivere a info@alassistenzalegale.it

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