Settimana corta lavorativa – intervista all’avv. Cominotto

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Settimana corta lavorativa, Intesa e il dibattito dei sindacati.

Se ne parla da molto tempo, ma mai come in questo periodo post pandemico l’argomento è tornato in auge. Molte aziende si stanno attivando alla ricerca di soluzioni diverse di fronte alla crisi energetica: dallo smart working “energetico” passando per la strada della settimana di quattro giorni lavorativi con però nove ore di lavoro al giorno.

Intesa Sanpaolo, lo scorso ottobre, ha proposto di introdurre la settimana lavorativa di quattro giorni, riducendo a 36 ore di lavoro le 37,5 ore previste da contratto per la settimana di lavoro tradizionale. A fronte del cambiamento di orario garantirebbe le medesime prestazioni remunerative.

Milano Finanza ne ha parlato poiché negli ultimi giorni si è aperto il tavolo di discussione sulla proposta di portare a quattro i giorni di lavoro e alzare da 7,5 a nove le ore su base quotidiana.

Il contratto nazionale di lavoro” scrivono le delegazioni trattanti del gruppo Intesa Sanpaolo della Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca-Uil definisce il 4×9 per tutte le lavoratrici e i lavoratori del nostro settore, ma la banca non lo ha mai voluto utilizzare.  Ora l’azienda, nella sua proposta, ne limita la fruizione, escludendo a priori l’applicazione per i colleghi della rete e per quelli operativi su turni.

Di qui la scelta di prendere tempo per approfondimenti e verifiche anche di natura legale e per individuare le soluzioni migliori.

Settimana corta lavorativa, Intesa e il dibattito dei sindacati. Ne ha parlato l’avv. Cristiano Cominotto, presidente di A.L. Assistenza Legale, con la giornalista Nicoletta Prandi ai microfoni di Radio Lombardia. Per contattare l’avvocato scrivere a info@alassistenzalegale.it

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