Scambio in culla chiesti nove milioni di risarcimento

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scambio in cullaScambio in culla, sembra la trama di un film, eppure la realtà questa volta supera la fantasia. Capita a volte che una delle giornate più emozionanti della vita genitoriale sia attraversata da attimi o momenti di preoccupazione: il travaglio si prolunga per ore, oppure il neonato presenta dei problemi non preventivati da visite ed esami, tutte situazioni che rientrano nella routine di un qualsiasi reparto di ostetricia. Raramente invece accade che ci si trovi dinanzi a casi di scambi di culla, che stravolgono la vita di chi li subisce, due famiglie che crescono, ignare dell’errore, figli di altri.

Scambio in culla: la richiesta di risarcimento danni ammonta a ben nove milioni di euro

E’ successo in Puglia e, a distanza di ventisei anni dallo scambio in culla, la richiesta di risarcimento danni ammonta a ben nove milioni di euro. La cifra è stata richiesta da una giovane donna, Antonella, dai suoi genitori biologici, Michele e Caterina, e dal fratello Francesco.

Scambio in culla: fatti accaduti nel 1989

Nel 1989 Antonella nasce presso l’ospedale di Canosa di Puglia lo stesso nel quale il medesimo giorno è nata anche Lorena: due bimbe che hanno vissuto destini incrociati ma con trame opposte.

Scambio in culla: lo scambio sarebbe avvenuto al momento di lasciare l’ospedale

Al momento del congedo dal reparto di ostetricia, avviene lo scambio in culla per il quale Antonella non tornerà a casa con Michele e Caterina ma per errore sarà affidata alle cure dell’altra coppia, una famiglia indigente della zona. Due destini che hanno visto la piccola Lorena crescere serena accanto al “fratello per caso” Francesco, mentre la piccola Antonella, fino all’età di diciotto anni ha vissuto in un contesto indigente subendo umiliazioni e sofferenze, poi è stata adottata da una nuova coppia genitoriale. Il motivo di tanto disagio e frustrazione per la giovane è scattato dopo aver eseguito l’esame del DNA nel quale è stato accertato che Antonella non è figlia della coppia a cui era stata affidata appena nata.

Scambio in culla: il processo

Il processo che tenterà di riportare un po’ d’ordine in ben tre famiglie pugliesi si terrà a settembre 2015 a Trani, certamente un sostanzioso risarcimento danni non potrà ricucire legami così profondi come quelli tra i genitori e una figlia. Di questo, oltre al peso delle violenze subite, dovranno tener conto i giudici per stabilire l’ammontare del risarcimento danni.

Claudio Bonato

www.alassistenzalegale.it

Scambio in culla

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