Risarcimento danni per bullismo, le responsabilità
Gli atti di violenza, sia fisica che psicologica, legati al bullismo possono andare avanti per lungo tempo e le vittime risentirne in svariati modi. Questo può arrecare numerosi e seri danni a chi li subisce. Ma chi risarcisce i danni di questi atti di bullismo? Come detto, se il bullo è maggiorenne, la risposta è immediata perché sarà lui stesso il responsabile delle sue azioni. Ma se il violento dovesse essere minorenne? In questo caso a risponderne saranno i genitori e la scuola. Quest’ultima sarà responsabile in caso gli atti di bullismo fossero stati effettuati in un edificio scolastico o durante il trasporto su uno scuolabus. Per la responsabilità della scuola sarà lo stesso MIUR a rispondere. La legge italiana infatti prevede che, sia sulla scuola che sui genitori, gravi la cosiddetta responsabilità oggettiva. Dove per responsabilità oggettiva si intende quella responsabilità posta a carico del soggetto senza che a costui possa essere addebitata colpa o dolo.
Risarcimento danni per bullismo, la prova di non responsabilità
Come accennato, scuola e genitori sono responsabili dei danni causati dagli atti di bullismo di un minore. Ma non in tutte le occasioni. Infatti non vi sarà alcuna responsabilità se questi due soggetti non abbiamo fatto tutto il possibile per evitare l’accaduto. Questo vuol dire che la scuola, in caso, dovrà dimostrare di aver predisposto tutte le misure necessarie a prevenire il danno arrecato dal bullo. Come la sorveglianza di insegnanti e bidelli durante tutto l’orario scolastico e nelle operazioni di entrata e uscita dalla scuola. Ma anche sullo scuola bus, con la presenza della figura del cosiddetto bus manager.
I genitori invece dovranno dimostrare di aver dato una buona e corretta educazione al figlio minore. Quest’ultima non è semplice da dimostrare. Molta giurisprudenza, per esempio, afferma che il solo comportamento errato del figlio sia un sintomo dal quale si possa evincere la mancata corretta educazione. Riuscire a fornire le prove non sarà quindi lavoro facile.
Risarcimento danni per bullismo, ecco come agire
Per poter ottenere un risarcimento danni per quanto si è subito, non è sufficiente dimostrare che vi sia stato un comportamento illecito di un bullo. Si dovrà dimostrare che questo comportamento abbia causato dei danni. Per poter dimostrare questo, sarebbe meglio poter avere dei testimoni che confermino quanto accaduto. Ma anche un certificato medico che attesti il danno subito. Oltre a una perizia di parte sui postumi riportati dalla vittima e che li quantifichi in termini monetari. Per produrre tutte queste prove, il consigli migliore è quello di affidarsi a un avvocato.
Risarcimento danni, ecco come funziona
Per poter chiedere risarcimento danni devono sussistere questi punti imprescindibili:
- Si deve aver subito un danno.
- Vi deve essere un comportamento scorretto o illegittimo di una persona o un ente.
- Deve esistere un nesso causale tra il comportamento scorretto e il danno subito.
- Si deve poter provare che il nesso causale tra comportamento e danno sia effettivo.
Il consiglio, per chi sia stato vittima di bullismo, è quello di rivolgersi a un avvocato per poter far valere al meglio i propri diritti.
AL Assistenza Legale
Dott. Claudio Bonato