Risarcimento danni neonati mancanza organizzativa o errore medico

Tu sei qui:

Risarcimento danni neonati , è accaduto nella Provincia Autonoma di Bolzano, dove l’Assessore alla Sanità in questi giorni deve affrontare ben tre richieste milionarie di risarcimento danni causati a neonati negli ospedali di periferia, arrivate in seguito all’Asl.

Ammonterebbe, come detto, a tre il numero di richieste di risarcimento danni milionarie, (si parlerebbe di 8 milioni a neonato) avanzate negli ultimi mesi dalle rispettive famiglie per altrettanti casi di presunta malasanità su neonati. Di queste, due sono riferite a episodi che si sono verificati negli ultimi mesi e che sono tuttora in fase di valutazione davanti alla Commissione Conciliativa, mentre una terza, per la quale bisogna risalire più indietro nel tempo, è già arrivata alle aule del Tribunale. In ognuno dei tre i casi, il danno causato all’infante sarebbe, secondo l’accusa, da attribuire ad una mancanza organizzativa: cioè al fatto che lo specialista al momento non era presente o a errore medico.

Il direttore generale dell’Asl di Bolzano, Andreas Fabi, conferma la situazione affermando: “Si, so che abbiamo dei procedimenti in corso che non riguardano nè Bolzano, nè Merano. Non voglio dire nulla di più perchè la questione è delicatissima sia per le famiglie che per i medici e le strutture coinvolte. Mi sento però di dover ripetere le parole dette nel corso dell’audizione in consiglio provinciale dal dottor Christian Marth, direttore del Dipartimento di ginecologia di Innsbruck. Lo specialista ha ricordato infatti – precisa Fabi – che la differenza tra grandi e piccoli centri di Ostetricia non sta nella minor o maggior bravura dei professionisti ma nel lasso di tempo necessario per effettuare gli interventi di emergenza che nei centri piccoli si dilata troppo. Lo specialista deve essere presente nella struttura ospedaliera non può essere solo reperibile».

L’Assessore alla Sanità della Provincia Autonoma di Bolzano, durante le ultime settimane, per cercare di arginare le proteste degli ospedali periferici della Provincia, ha avanzato precise richieste al Ministero della Salute per cercare di salvare i punti nascita degli ospedali di San Candido (258 parti l’anno) e Vipiteno (417 parti l’anno) ma da Roma è arrivata la risposta che la deroga può essere concessa solo in casi eccezionali. “Noi vedremo di fare del nostro meglio, – ha affermato l’Assessore – di presentare motivazioni puntuali, ma va anche detto che fino ad ora il Ministero non ha concesso alcuna deroga a nessun ospedale d’Italia. Ci hanno detto che se i reparti rimarranno aperti dovrà anche essere presente personale sanitario 24 ore su 24”. Intanto, se i procedimenti dovessero continuare, ammonterebbe a 24 milioni di Euro la richiesta di risarcimento danni che potrebbe essere avanzata.

Fonte dichiarazioni: Alto Adige (Gruppo Editoriale l’Espresso)

Dott. Claudio Bonato

AL Assistenza Legale

image_pdfScarica articolo in formato PDF