Risarcimento danni da radioterapia: i trattamenti radioterapici e la chemioterapia hanno causato danni gravissimi sul corpo di una giovane donna di Fondi. Dopo più di dieci anni dall’inizio delle terapie la signora viene rimborsata con più di un milione di euro.
Risarcimento danni da radioterapia: la vicenda di Caterina De Filippis
La triste vicenda, che ha come protagonista Caterina De Filippis, oggi quarantaseienne di Fondi (LT), ha inizio nel 2003, quando alla donna viene diagnosticato un carcinoma mammario. L’equipe medica a cui si affida le prescrive una serie di trattamenti radioterapici che la signora eseguirà presso l’ospedale “Santa Maria Goretti”. Nel corso dei tre anni di cura, la massiva esposizione ai raggi X ha portato la signora ha patire l’asportazione di un braccio, di un seno e di alcune costole.
Risarcimento danni da radioterapia: la definizione proposta dall’AIRC
Secondo la definizione proposta dall’AIRC “la radioterapia non è un trattamento pericoloso né invasivo; (..) in genere il paziente non avverte alcun fastidio durante la seduta; solo alcuni riferiscono un modesto disagio dovuto alla posizione che viene assunta.
Risarcimento danni da radioterapia: gli effetti collaterali
Gli effetti collaterali che il trattamento può provocare sono legati alla possibilità che le radiazioni colpiscano – sebbene in misura minore – i tessuti sani vicini al tumore, provocando quindi la comparsa di alcuni disturbi.”
Risarcimento danni da radioterapia: la sentenza del processo civile di primo grado
Ciò ribadisce quanto stabilito dalla commissione che ha giudicato il caso: secondo la sentenza del processo civile di primo grado viene confermato che i danni patiti dalla De Filippis sono stati causati da una negligenza medica e pertanto alla signora vengono garantite le cifre già accordate nel primo step del processo: 930 mila a titolo di rimborso danni e 180 mila euro per le future spese di cura. Oltre ai danni biologici e morali, la donna ha dovuto ricorrere anche alle cure presso un centro austriaco specializzato le cui spese sono state sostenute da chi le ha causato il danno: 396mila euro pagati dall’Asl alla signora e definiti come cifra dovuta “nell’ambito del normale rapporto assistenziale pubblico”.
Dott. Claudio Bonato
AL Assistenza Legale