A subire un danno permanente al naso, in una nota clinica padovana, sarebbe stata una cinquantenne di San Donà di Piave, una località limitrofa al capoluogo patavino.
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La donna oltre ad un problema evidente al viso avrebbe contratto anche un virus post operazione
La donna in questione si sarebbe sottoposta ad un intervento di rinoplastica correttiva presso lo studio medico privato di un noto chirurgo, ma al termine dell’operazione la signora non sarebbe stata soddisfatta del risultato asimmetrico del suo volto e per di più avrebbe anche contratto un virus post operazione. Una successiva visita presso un rinomato centro estetico austriaco avrebbe confermato la compromissione del volto della donna e avrebbe quindi accertato la responsabilità del chirurgo padovano.
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Effettuata anche una Perizia medico legale di parte che confermerebbe l’errore nell’intervento
La signora, forte della perizia a suo favore, ha sporto denuncia aiutata dal team di legali al quale si è affidata. La donna e i suoi legali stanno ora lottando affinché le venga riconosciuto un risarcimento danni pari a cinquecentomila euro per la rinoplastica correttiva mal effettuata.
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Durante l’intervento di rinoplastica correttiva sarebbero stati toccati anche dei muscoli facciali
I legali si dichiarano pronti a intentare una causa al chirurgo che ha effettuato l’operazione e anche alla clinica di Padova, se dovessero essere appurate altre responsabilità. La donna, da quanto ha affermato, avrebbe subito un danno grave causato dall’imperizia dei medici che l’hanno avuta in cura. Non solo ora l’interessata avrebbe il volto sfigurato a causa dell’interessamento di alcuni muscoli facciali durante l’intervento, ma sembrerebbe che abbia contratto anche una malattia. Quest’ultima causata da un batterio durante l’intervento al quale si è sottoposta.
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La giustizia farà il suo corso e accerterà le eventuali responsabilità mediche
Per sapere se si tratti di un caso di malasanità o meno, non resta che attendere che la giustizia faccia il suo corso. Ma se delle responsabilità mediche dovessero effettivamente emergere, si auspica che la donna riceva quanto i suoi legali hanno stimato come congruo risarcimento danni per quanto patito.
Dott. Claudio Bonato