Tragedia ferroviaria a Brandizzo, morti cinque operai: quali sono le responsabilità per le morti sul lavoro?

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Avvocato risarcimento danni per infortuni procurati in treno

Tragico incidente lungo la linea ferroviaria che collega Torino a Milano, giungendo fino alla stazione di Brandizzo. Pochi minuti prima della mezzanotte, la locomotiva di un treno regionale ha colpito un gruppo di operai impegnati in lavori sulla massicciata.

Il bilancio è estremamente pesante, con cinque persone che hanno perso la vita. Altri due operai, che si trovavano a breve distanza dal punto dell’impatto, sono rimasti illesi e fortunatamente non feriti, nonostante le prime impressioni. Entrambi sono stati soccorsi dal personale medico e ricoverati in ospedale per affrontare lo shock, così come il macchinista del treno. La procura di Ivrea, competente per la giurisdizione in quel territorio, ha avviato un’indagine approfondita.

I cinque operai stavano eseguendo delle operazioni di manutenzione e sono stati colpiti frontalmente da una locomotiva utilizzata per la movimentazione dei vagoni, la quale, stando alle prime indagini condotte dai carabinieri e dalla Polfer, viaggiava a una velocità di 160 chilometri all’ora. Gli operai sono stati trascinati per svariati metri dal treno. I loro due colleghi, che stavano lavorando poco distante, sono riusciti a evitare per poco la locomotiva e sono rimasti illesi. Tra di loro c’era anche il caposquadra. Il treno era composto dalla locomotiva e da undici vagoni.

Quali sono le responsabilità per le morti sul lavoro?

Il primario dovere del datore di lavoro consiste nell’implementare tutte le necessarie precauzioni per garantire la salute dei propri impiegati e per prevenire situazioni di pericolo o incidenti.

Il Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro (D.Lvo. 81/08) dettaglia queste disposizioni:

  1. Valutazione, riduzione e rimozione dei rischi;
  2. Fornire informazioni, formazione e addestramento adeguati sia ai lavoratori che ai dirigenti;
  3. Condurre controlli sanitari;
  4. Mantenere l’ambiente di lavoro e le attrezzature in stato di manutenzione;
  5. Pianificare e adeguare le misure di prevenzione;
  6. Organizzare il lavoro in modo sicuro;
  7. Prendere provvedimenti per gestire situazioni di emergenza (come primo soccorso e incendi);
  8. Sorvegliare il comportamento corretto dei delegati, se vi è una delega di funzioni;
  9. Fornire dispositivi di protezione adeguati.

Nel caso di incidenti o malattie professionali, il datore di lavoro è ritenuto responsabile se non ha rispettato gli obblighi stabiliti dalla legge. Il datore di lavoro può affrontare responsabilità di natura civile, penale e amministrativa. L’articolo 40 del Codice Penale stabilisce la responsabilità quando un evento dannoso o pericoloso sia causato da un’azione o dall’omissione del datore di lavoro:

“Non impedire un evento, che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo”.

Questa responsabilità può estendersi anche all’azienda stessa. In tali circostanze, il legislatore ha previsto disposizioni specifiche nel D.Lgs. 231/2001, che disciplina la responsabilità amministrativa per reati da parte delle società. Qualora un lavoratore subisca lesioni gravi, gravissime o decessi, potrebbe scattare la responsabilità dell’ente giuridico stesso, secondo quanto stabilito dall’articolo 25 septies del D.lvo. 231/2001: ciò potrebbe comportare l’applicazione di sanzioni pecuniarie o interdittive nei confronti della società.

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