La condizione di un lavoratore dipendente, specie in questi ultimi tempi, è stata ed è ancora oggi, spesso precaria e altalenante.
Le crisi economiche che si sono susseguite nel tempo hanno causato numerosi contraccolpi al tessuto sociale.
Tuttavia, in Italia come in molti paesi europei, è possibile godere di alcuni ammortizzatori sociali.
Quando è dovuta l’indennità di disoccupazione: in Italia
Uno tra questi viene definito indennità di disoccupazione.
Qualora un lavoratore venga licenziato o decida di lasciare il posto di lavoro è possibile ottenga l’indennità di disoccupazione.
Erogata e gestita dall’INPS, l’indennità di disoccupazione è una cifra mensile che viene erogata al lavoratore licenziato.
Vi è però un periodo di tempo limite oltre il quale tale cifra non viene più erogata.
Quando è dovuta l’indennità di disoccupazione: NASpI
Tale periodo corrisponde al numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni.
La NASpI, la Nuova Assicurazione Speciale per l’Impiego, ha un valore variabile che dipende dal momento nel quale viene richiesta, dalla legge in vigore in quel determinato momento.
Purtuttavia, le modalità per richiederla restano invariate.
Per poter chiedere risarcimento danni devono sussistere questi punti imprescindibili:
Si deve aver subito un danno.
Vi deve essere un comportamento scorretto o illegittimo di qualcuno.
Deve esistere un nesso causale tra il comportamento scorretto e il danno subito.
Si deve poter provare che il nesso causale tra comportamento e danno sia effettivo.
Il consiglio, per chi abbia subito danni a causa di disoccupazione, è quello di rivolgersi a un avvocato per poter far valere al meglio i propri diritti.