Quali prove portare dopo l’incidente stradale?

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Una recente sentenza della Cassazione spiega quali prove portare dopo l’incidente stradale. La sentenza afferma che non sono più sufficienti le sole testimonianze per ottenere un risarcimento danni. In seguito a un sinistro infatti, per essere sicuri di venire risarciti è necessario fornire ulteriori prove, non solo le testimonianze.

Fino a poco tempo, le dinamiche in seguito a un incidente stradale erano ben definite. Tanto che il sinistro stradale si risolveva il più delle volte pacificamente pagando spontaneamente i danni alla vittima. Tuttavia, in molti casi, la compagnia assicurativa entrava in gioco e si rifiutava di pagare i danni. Il motivo? Una ricostruzione poco chiara della dinamica del sinistro. La tensione del momento, lo spavento e le emozioni di quel frangente determinano spesso incomprensioni, malumori, esagerazioni o, semplicemente, delle storpiature della realtà dei fatti. Ecco allora che l’assicuratore vuole vederci chiaro e interviene. Ci si chiede dunque quali prove portare dopo l’incidente stradale.

Quali prove portare dopo l’incidente stradale: la sentenza

È recente la sentenza della Cassazione, Cass., sent. n. 28924 del 5 ottobre 2022, che affronta tale questione. Aggiornata secondo le abitudini odierne, la sentenza afferma che non vi è diritto al risarcimento del danno nei sinistri per i quali manchino testimonianze fotografie dei danni, oltre alla prova testimoniale. Questo, alla luce del fatto che chiunque sia in possesso di uno smartphone e sia in grado dunque di produrre foto quali prove da portare dopo l’incidente stradale.

Secondo la legge la parte deve impegnarsi nel fornire la prova fotografica dei danni patiti in seguito al sinistro stradale.

Quali prove portare: le fotografie

In tempi nei quali lo smartphone documenta ogni istante della vita, secondo la Cassazione, il fatto di non riuscire a produrre una galleria di immagini relative ai danni patiti desta dei dubbi sulla veridicità dei fatti. E ciò compromette il giudizio che ne consegue.

Il caso in oggetto nella sentenza suscitava dei dubbi poiché non vi erano fotografie delle vetture incidentate, né delle ammaccature denunciate. Inoltre, mancavano altresì nella denuncia le fotografie che normalmente vengono prodotte da carrozzieri e meccanici prima e dopo il loro intervento di riparazione dei danni.

Pertanto, secondo la Cassazione con l’attuale presenza così capillare di smartphone e fotocamere pare impossibile non riuscire a produrre una galleria di fotografie che descrivano e testimonino in maniera puntuale e inequivocabile i danni subiti dai veicoli incidentati.

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