Muore per un incidente in bici al parco

Tu sei qui:

Muore per un incidenteUna semplice gita in bicicletta si è trasformata in tragedia per due famiglie, un’anziana muore per un incidente in bici, travolta da un ragazzo che proveniva dalla parte opposta.

  • La donna dopo l’incidente è caduta nel Naviglio Grande tra Milano e Magenta

Sono passati tredici anni dal pomeriggio nel quale Daniel, all’epoca adolescente di dodici anni, in sella alla sua bicicletta partecipava ad una gita fuori porta organizzata dall’oratorio feriale della sua parrocchia. Il parroco, don Giovanni Fumagalli, aveva organizzato un’escursione sulla pista ciclabile del Naviglio Grande con destinazione Magenta. Di ritorno verso casa Daniel si scontrò con una donna in bicicletta, Miranda Gurgo, all’epoca settantunenne, la quale percorreva la strada in senso opposto. La donna cadde nel canale accanto alla pista ciclabile. Recuperata dai soccorritori era già entrata in coma irreversibile.

  • La donna sarebbe stata urtata dopo un sorpasso azzardato di un giovane in bici che sopraggiungeva dall’altra parte

Secondo le testimonianze raccolte, il giovane avrebbe disobbedito alle raccomandazioni del sacerdote, che lo invitava a non superare un amico. In questo frangente avrebbe urtato la donna che successivamente muore per l’incidente .

  • La donna muore per un incidente anche a causa delle protezioni del canale non adeguate

La famiglia della signora Miranda denunciò in Tribunale sia il parco del Ticino, perché nel punto in cui avvenne l’incidente non ci sarebbero state protezioni adeguate ad evitare la caduta in acqua, sia la famiglia del ragazzino.

  • Il risarcimento è andato agli eredi della donna deceduta per un incidente

In un primo momento il Tribunale stabilì che agli eredi sarebbero dovuti andare la somma di cinquecento mila euro, ritenendo entrambi gli accusati responsabili della morte della donna. Il primo per la pericolosità del luogo, i secondi per non aver fornito al giovane un’educazione adeguata. Di questi 500 mila, la famiglia del ragazzino avrebbe dovuto versare 198 mila euro di risarcimento. Nel 2012 arrivò anche la sentenza di appello che confermò la culpa in educando e aggiunse 73 mila euro. Di fine 2015 la sentenza della Cassazione, che ha confermato la cifra che il ragazzino deve alla famiglia della signora morta nell’incidente, dal momento che la sentenza è frutto di “argomentazioni logiche e congrue”. Considerando le spese legali e gli interessi, si arriva a un risarcimento danni di circa 300 mila euro che la famiglia del ragazzino coinvolto dovrà versare ai parenti della vittima.

Dott. Claudio Bonato

www.alassistenzalegale.it

AL Assistenza Legale – Incidenti mortali

image_pdfScarica articolo in formato PDF