Morto al pronto soccorso: un nuovo caso di malasanità? Con le luci dei riflettori ancora accese sulla tragedia di Daniel Casanello, bimbo di 23 mesi morto per cause ancora da accertare (ma sembrerebbe per una meningite curata con la Tachipirina) venerdì 13 febbraio nel reparto di pediatria dell’ospedale Sant’Antonio Abate, parrebbe che un altro caso di presunta malasanità in Italia si sia abbattuto sull’ospedale di Trapani.
Morto al pronto soccorso : la vittima
Questa volta a farne le spese è stato un settantacinquenne di Valderice. Pietro Colletta, titolare di un’impresa di pompe funebri, è morto al pronto soccorso di un ospedale siciliano. I familiari hanno già sporto denuncia ai carabinieri, ipotizzando un caso di malasanità, se così fosse, potrebbe essere il terzo nel giro di pochi giorni che colpisce la sanità siciliana. L’imprenditore era titolare di una ditta di onoranze funebri in via Vespri, a Valderice in provincia di Trapani. L’uomo era sposato ed era padre di tre figli. Un caso che, oltre a quello di Daniel, si va ad aggiungere a quello della piccola Nicole, una neonata di Catania con difficoltà respiratorie morta durante il viaggio in ambulanza perché non era stato trovato posto nelle terapie intensive neonatali vicine alla sua città.
Morto al pronto soccorso : i fatti
La triste vicenda è avvenuta giovedì 19 febbraio intorno alle 12,30. L’imprenditore siciliano stava passeggiando con la moglie, quando improvvisamente ha avvertito un forte dolore al torace. I due coniugi si trovavano nelle vicinanze dell’ospedale e si sono così subito recati al pronto soccorso. Secondo quanto riportato dai familiari della vittima, all’uomo è stata misurata la pressione ed è stata rilevata alta, era a 190, e gli è stato quindi assegnato un codice giallo. Colletta è stato fatto accomodare nella sala d’aspetto del pronto soccorso, in attesa di essere visitato dai medici, impegnati in quel momento con altri pazienti. Ma l’imprenditore siciliano però, dopo poco, si è accasciato a terra. E’ stato vano ogni tentativo di rianimarlo da parte dei sanitari: Pietro Colletta è morto al pronto soccorso. La salma è stata quindi trasferita all’obitorio dell’ospedale. A questo punto la moglie e il figlio Giuseppe, sicuri che il padre e marito fosse stato vittima di un caso di malasanità, si sono recati al comando provinciale dei carabinieri di Trapani e hanno sporto denuncia.
Morto al pronto soccorso : la ricostruzione dei medici
Secondo quella che è una prima ricostruzione da parte del primario del pronto soccorso del Sant’Antonio Abate, giovedì 19 febbraio mattina, l’anziano di Valderice “si è presentato al triage comunicando una sintomatologia con dolore toracico e gli veniva assegnato codice giallo. Nello stesso momento al pronto soccorso erano presenti ben tre soggetti anziani con la stessa sintomatologia, di cui due già cardiopatici. I tre medici in servizio erano al momento impegnati su questi pazienti. Mentre l’uomo era in attesa si è aggravato. Sono subito intervenuti i sanitari e pur praticando al paziente il massaggio cardiaco per oltre mezz’ora, è deceduto”.
Morto al pronto soccorso : conclusioni
Benché al momento ci sia solo la denuncia dei familiari, nel clima di tensione vissuto in questi ultimi giorni dalla sanità siciliana con il caso della piccola Nicole a Catania e di Daniel, bambino morto proprio a Trapani, il caso di Pietro Colletta è già diventato un altro caso di malasanità in Italia. Restano ancora però da verificare le cause del decesso e le possibili responsabilità dei sanitari.
Dott. Claudio Bonato
AL Assistenza Legale
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