Qui, secondo quanto testimoniato dal marito, i medici le avrebbero trovato un nodulo al seno sinistro di circa 2,7 centimetri. Su consiglio degli esperti ai quali si era affidata, la donna si è ripresentata a settembre (poco dopo rispetto alla data consigliata) per effettuare una nuova mammografia. Il nodulo in questione sarebbe stato a quel punto di 35 per 46 millimetri.
I medici, data la crescita esponenziale della massa, hanno deciso di effettuare alla donna il prelievo con ago aspirato per determinare la natura del nodulo e solo allora si sono accorti della neoplasia che aveva intaccato il seno della signora: un tumore maligno che aveva già compromesso i linfonodi.
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Morta per cancro al seno: tentati cicli di chemioterapia da altissimo dosaggio
Il ricovero presso la Casa alloggio di Santa Chiara ed i cicli di chemioterapia ad altissimo dosaggio per la donna, madre di quattro bambini, non hanno potuto nulla contro il tragico destino della signora nigeriana che da li a poco sarebbe morta per un cancro al seno.
Pochi mesi dopo l’inizio delle terapie, che avrebbero dovuto concedere alla donna la speranza di un intervento chirurgico per asportare la neoplasia, il tumore si sarebbe esteso al fegato e di lì a poco avrebbe portato la donna alla morte.
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Morta per cancro al seno: si tratta di un caso di malasanità?
Il marito della donna morta per cancro al seno, ancora avvolto dallo strazio di un decesso che si sarebbe potuto a suo dire evitare, ha presentato denuncia presso la Procura competente per fare chiarezza su quanto accaduto alla giovane moglie.
Se si tratti di un caso di malasanità o meno, saranno i giudici a dirlo, non resta che aspettare che la giustizia faccia il proprio corso e chiarisca se vi è stata responsabilità medica o meno.
Dott. Claudio Bonato
AL Assistenza Legale
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