Meningite e risarcimento danni
Morire di meningite a 33 anni e appena dopo essere stati dimessi da un ospedale. Sembra difficile possa accadere, ma è quello che è successo a un uomo a Genova a fine agosto 2015. La Procura del capoluogo Ligure ha aperto un’inchiesta per verificare questo presunto caso di malasanità.
- Meningite e risarcimento danni: la vicenda ha come protagonista un giovane serramentista
Lo sfortunato episodio ha come protagonista Fabrizio Vigo, un giovane serramentista 33enne di Rossignone (GE). L’uomo, già la notte tra il 25 e il 26 agosto 2015, avrebbe accusato forti dolori. Si sarebbe quindi recato all’ospedale Villa Scassi di Sanpierdarena dove sarebbe stato ricoverato la sera del 26. La mattina seguente, il 27 agosto, sarebbe però stato dimesso dall’ospedale. Il giovane sarebbe quindi tornato a casa per passare la notte del 27 nel proprio letto.
- Meningite e risarcimento danni: le condizioni di salute della vittima sono peggiorate velocemente
Tutto sembrava andare bene, ma nel pomeriggio del giorno seguente (il 28 agosto) i dolori sarebbero ricominciati, l’uomo si sentiva ancora male ed è stato quindi ricoverato nuovamente, questa volta presso l’ospedale Galliera. Ed è proprio in questo ospedale che le sue condizioni sono peggiorate fino a portarlo al decesso per meningite.
- Meningite e risarcimento danni: l’inchiesta della Procura di Genova
Come detto, la Procura di Genova ha aperto un’inchiesta. L’intento è quello di capire al meglio le circostanze che avrebbero portato alla morte del 33enne di Rossignone. Non è infatti ancora chiaro se si tratti di un caso di malasanità o meno, per questo le cartelle cliniche del giovane imprenditore sono state sequestrate e sono all’esame della Procura.
- Meningite e risarcimento danni: le indagini accerteranno se si tratta di un caso di malasanità
Intanto l’Azienda Sanitaria Locale 3 di Genova in una nota ha spiegato tutti i vari passaggi della vicenda ospedaliera dell’uomo. Per capire se si tratti di un caso di malasanità o meno, non resta che aspettare che la Procura faccia le proprie verifiche. Sta di fatto che l’accaduto lascia quantomeno perplessi e si auspica che se delle responsabilità dovessero essere verificate, la famiglia riceva un congruo risarcimento danni.
AL Assistenza Legale
Dott. Claudio Bonato