Licenziato dal sindacato Francesco Brizzi, ex responsabile dell’Unione Italiana del Lavoro, ha fatto causa al sindacato e quest’ultimo dovrà risarcirlo con più di centomila euro.
- Licenziamento discriminatorio risarcimento danni: si tratta di un ex dipendente del sindacato UIL
Questa la vicenda che ha come protagonista un ex dipendente del sindacato UIL, il quale lavorava presso la sede di Arezzo come responsabile, mansione dalla quale è stato licenziato otto anni fa. Il signor Brizzi, avrebbe però impugnato il licenziamento sostenendo l’ingiustizia del ben servito dopo un lungo periodo professionale passato in quell’ufficio.
- Licenziamento discriminatorio risarcimento danni: dopo il commissariamento della sezione nella quale lavorava il dipendente
Nel 2004 i vertici della UIL decidono per il commissariamento della sezione nella quale lavora Brizzi, e da quel momento, secondo quanto afferma l’uomo: “La gestione viene affidata a V.M.. Il nostro non è stato un buon rapporto perché io non volevo svolgere l’attività del patronato fuori dalle regole imposte dal Ministero del Lavoro, anche se erano più proficue per la Uil”. Sarebbe stata questa la causa per la quale l’uomo è stato licenziato. “In realtà – risponde l’allora segretario generale UIL Toscana – la richiesta di licenziamento è arrivata dalla segreteria sindacale di Arezzo dopo scambi di accuse, anche per sms, con Brizzi”.
- Licenziamento discriminatorio risarcimento danni: causa al sindacato
Dal giorno del licenziamento, appreso nel giro di una settimana, Brizzi ha aperto una causa contro il sindacato per cui lavorava chiedendo un risarcimento danni. La Corte d’Appello di Firenze ha giudicato ingiusto il licenziamento del signor Brizzi e obbligato la UIL di Arezzo a risarcirlo con una cifra che supererebbe i centomila euro. Ad oggi, però, l’ex dipendente non avrebbe – a suo dire – ricevuto ancora un euro.
- Licenziamento discriminatorio risarcimento danni: le dichiarazioni del sindacato
“Sono nella Uil da tanti anni – dice l’ex segretario regionale di UIL – e non credo che si possa dire che il sindacato abbandoni i propri dipendenti. So che a Brizzi è stato proposto un accordo per una cifra intorno ai 15mila euro e l’ha rifiutato. Recentemente so che è stato fatto un altro tentativo per trovare un punto d’incontro, con un’offerta migliore, ma anche quello è fallito. Il licenziamento di Brizzi è stato ingiusto, ma questo muro contro muro gioverà né a lui né al sindacato”.
Claudio Bonato
AL Assistenza Legale