Lavorare di meno a parità di salario è possibile. Lavoro: in Italia si sperimenta la settimana corta per i dipendenti. È questo il messaggio implicito alla decisione di Luxottica di istituire la settimana corta per i propri dipendenti, con una sperimentazione che sarà lanciata su base volontaria in determinati reparti e monitorata per verificare la fattibilità dell’adozione definitiva.
Come riporta il Corriere della Sera, per venti settimane i lavoratori degli stabilimenti della società fondata nel 1961 da Leonardo Del Vecchio e fusasi nel 2018 con la francese Essilor lavoreranno solo dal lunedì al giovedì, mentre per tutte le altre manterranno i classici cinque giorni lavorativi. Il tutto avverrà per via di un accordo sottoscritto da Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil ed Rsu relativamente al nuovo contratto integrativo dell’azienda.
L’intervista dell’avv. Cristiano Cominotto, presidente di A.L. Assistenza Legale, su Tele Lombardia.
Lavoro: in Italia si sperimenta la settimana corta per i dipendenti
A essere coinvolti nella sperimentazione saranno circa 20mila dipendenti delle sedi di Agordo, Sedico, Cencenighe Agordino, Pederobba, Lauriano e Rovereto. A livello operativo, essi si vedranno scalare cinque dei venti venerdì liberi dai permessi retribuiti, mentre gli altri quindici saranno interamente a carico del datore di lavoro. “Chi lavora felice in fabbrica – amava ripetere Del Vecchio – lavora meglio”. Anche seguendo questo dettame il presidente e amministratore del gruppo Francesco Milleri ha voluto dar vita a “un nuovo modello di welfare e di lavoro che si adegua ai profondi cambiamenti della società e incontra i bisogni emergenti del nostro tempo”.
Presto la stessa strada potrebbe essere intrapresa dalla Lamborghini. Come segnala sempre il Corriere, proprietà e sindacati sono al lavoro per arrivare a una settimana lavorativa di 33 ore e mezzo. Nel dettaglio, dovrebbero essere istituite una settimana di quattro giorni alternata a una da cinque per chi lavora su due turni e due settimane da quattro giorni alternate a una da cinque per chi è impegnato su tre turni.
La rivoluzione della settimana corta lavorativa in Italia era partita già a gennaio 2023, quando era stata Intesa Sanpaolo a proporre, sempre su base volontaria, un nuovo modello di organizzazione del lavoro con più smart working e la possibilità di lavorare quattro giorni a settimana anziché cinque, aumentando a nove le ore giornaliere.
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