Intervento estetico e risarcimento danni ad una modella con volto sfigurato

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intervento estetico e risarcimento danniQuale rapporto ci può essere tra intervento estetico e risarcimento danni?

Una modella con il volto rovinato difficilmente avrà una vita lavorativa facile. Ogni modella infatti si augura che nulla accada al suo “strumento professionale”. Questo è però accaduto a una giovane modella modenese, la quale ha fatto causa ad un noto chirurgo estetico per i danni riportati in seguito ad un intervento al viso.

  • La vicenda accaduta per un intervento in clinica

La vicenda ha luogo nel 2012 a Padova, città nella quale aveva sede una piccola clinica privata, che ad oggi risulta chiusa. La ragazza, di professione modella, decide di intervenire chirurgicamente per apportare un miglioramento al suo viso, eliminando le piccole cicatrici residue dell’acne. Si affida al dottor M.R., medico chirurgo di Foligno, ben in vista per il suo operato in diverse cliniche in tutta Italia. La paziente, dopo alcune visite di controllo avvenute in una stazione autostradale, effettua un trattamento di «resurfacing a mezzo laser» per contrastare l’invecchiamento della pelle e preparare il viso ad un autotrapianto di pochi centimetri di cute, presa dalla parte anteriore di una coscia.

  • Intervento estetico e risarcimento danni: una serie di errori avrebbe provocato gli inestetismi

Sarà proprio la dimensione esagerata, secondo l’accusa, della cicatrice sulla gamba a dare il via ad un’inchiesta che vede il chirurgo indagato per lesioni personali. La giovane, infatti, avrebbe riscontrato dei gravi segni sul viso e una grande cicatrice sulla parte anteriore della coscia.

  • La procura ha indagato tre medici: in corso di accertamento le responsabilità

La procura ha indagato tre medici della clinica padovana, ma solo M.R. risulta essere ancora indagato, gli altri due sono stati invece prosciolti. All’indagato viene contestato il reato di “mancato rispetto di doverose regole di condotta”: non avrebbe verificato le impostazioni del laser, così come avrebbe utilizzato lo strumento in modo inopportuno sul viso della ragazza. Oltre a questo viene contestata al medico la superficialità nella scelta della parte del corpo dalla quale prelevare la pelle (la coscia anteriore) in una paziente che del suo corpo ne fa mezzo di lavoro, oltre al luogo in cui ha svolto le visite di controllo: non una clinica bensì una stazione autostradale.

  • Le indagini accerteranno se c’è un rapporto tra intervento estetico e risarcimento danni

Tutto tranne quanto richiesto dalla deontologia professionale minima. Alla giovane modella, se le responsabilità del medico venissero appurate, non resta altro che confidare in un congruo risarcimento danni per quanto patito e per la difficoltà successiva ad inserirsi nuovamente nel suo mondo professionale.

Dott. Claudio Bonato – www.alassistenzalegale.it

AL Assistenza Legale – Risarcimento dei danni

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