Incidenti, non comunicati i dati in USA: maxi multa alla Honda

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incidentiSettanta milioni di dollari. Questo è l’ammontare della multa da record che è stata data alla Honda per aver “nascosto” alle autorità americane per la sicurezza stradale (Nhtsa: National highway traffic safety administration) informazioni e dati su incidenti che hanno provocato morti e feriti, oltre ad altri dati su pendenze legali con i clienti riguardanti garanzie, rimborsi e risarcimenti danni.

Che negli States non si vada per il sottile quando si tratta di sicurezza dei veicoli è risaputo, ma una sanzione da 70 milioni di dollari suscita comunque scalpore. Per capire cosa questo significhi basta sapere che, durante l’intero 2014, l’ammontare totale delle sanzioni date dalla Nhtsa ammonta a 126 milioni di dollari. La multa alla Honda occupa quindi il 56% del totale delle sanzioni del 2014.

Al centro della iniziativa della Nhtsa, vi sono due cause distinte che si riferiscono a comportamenti tenuti dalla Honda dal 2003 al 2014. La prima è relativa a una serie di problemi minori verificatisi su vetture Honda su cui la casa ha disposto interventi attraverso richiami in garanzia, ma senza informarne l’Nhtsa. La seconda è analoga, e riguarda la mancata informazione a proposito di 1.729 incidenti. La normativa americana in merito vuole infatti che i costruttori ogni tre mesi inviino alla Nhtsa una relazione chiamata early warning reports: EWR reports. Questa relazione comprende, non solo tutti gli incidenti che anche solo potenzialmente si possano far risalire appunto a un difetto di produzione, ma anche tutte le lamentele dei clienti e tutti gli interventi compiuti in garanzia, sempre che ci siano implicazioni con la sicurezza dei veicoli. Questo, sia che ci siano stati incidenti, ma anche se il rischio di incidenti sia stato solo potenziale. Esattamente queste due ipotesi sono all’origine delle altrettante sanzioni.

Da quanto si evince, l’ente americano della sicurezza non ha quindi sanzionato il fatto che ci siano stati dei difetti di produzione, infatti a essere stati puniti sono i comportamenti scorretti. La legge americana prevede che tutti debbano fare la loro parte per migliorare la sicurezza e per i costruttori questo comporta anche il dovere di fornire alle autorità tutte le informazioni statistiche possibili sui problemi tecnici di cui la rete di assistenza viene a conoscenza.

Mark Rosekind , il nuovo numero uno dell’Nthsa, ha dichiarato: “L’annuncio … invia un messaggio chiaro al settore intero ossia che i produttori hanno la responsabilità di comunicare in modo completo e tempestivo informazioni cruciali per la sicurezza”. La Honda invece aveva già dichiarato di essere a conoscenza delle omesse comunicazioni, parlando di “errori tecnici” nel periodo compreso fra il 2003 e il 2014. “Abbiamo risolto questa faccenda e adesso ci impegneremo per fornire tutta l’assistenza di cui ha bisogno l’Nthsa per aumentare la trasparenza e migliorare i nostri report” ha detto il vice presidente della divisione americana Rick Schostek.

Come detto, la mancata informazione è stata su veicoli con difetti, che hanno partecipato a incidenti.

Sarebbe interessante sapere quanti casi di autovetture difettose vi siano stati in Italia e se e in che modo la mancata segnalazione della Honda potrebbe avere influito sulla sicurezza dei clienti italiani.

Fonte dichiarazioni: Corriere.it

Dott. Claudio Bonato

AL Assistenza Legale

Incidenti

 

 

 

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