- Incidente stradale per guida sotto effetto di stupefacenti: i dati
- La legge nel diritto civile e penale
- Civile
- Penale
- Incidente stradale per guida sotto effetto di stupefacenti: le buone prassi
I dati
Secondo le stime più recenti fornite da Istat, nel semestre gennaio-giugno 2022 si registra, rispetto allo stesso periodo del 2021, un aumento del numero di incidenti stradali con lesioni a persone (81.437, pari a +24,7%), dei feriti (108.996, +25,7%) e delle vittime entro il trentesimo giorno (1.450, +15,3%).
Le cause dei sinistri stradali sono molteplici. Al primo posto la guida distratta, al secondo il mancato rispetto della precedenza o di un semaforo, al terzo posto si trova l’eccesso di velocità. Anche se non presente in cima alla classifica, il consumo di sostanze stupefacenti rientra tra le prime cause di incidente stradale.
Sanzioni penali – sanzioni civili
In caso di incidente stradale causato da un conducente sotto l’effetto di stupefacenti, vengono presi in considerazione il Codice della Strada, il Codice Civile e il Codice Penale. Le sanzioni previste possono essere sia penali, che di responsabilità civile del conducente.
- La sanzione penale dipende dal tipo di stupefacente e dalla quantità presente nel sangue del conducente. Inoltre, se l’incidente ha causato lesioni o la morte di altre persone, il conducente può essere accusato di reati come omicidio colposo o lesioni personali colpose.
- La responsabilità civile si ha quando il conducente è ritenuto responsabile per i danni causati alla persona o alla proprietà dell’altra parte coinvolta nell’incidente. In questo caso, la vittima o i suoi rappresentanti legali possono richiedere il risarcimento dei danni subiti, compresi i costi medici, i danni materiali, il danno morale e il lucro cessante.
La legge nel diritto civile e penale
L’articolo 187 del Codice della Strada disciplina la “Guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti”.
Ma di quali sostanze parla nello specifico la legge?
Il testo cui fa riferimento la Giurisprudenza italiana è il “Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza”, conosciuto anche come DPR 309 del 9 ottobre 1990.
Civile
Le leggi relative
Qualora si sia vittima di un grave incidente stradale causato da un conducente sotto effetto di sostanze stupefacenti, vi è la possibilità di ottenere un congruo risarcimento per i danni subiti.
Come indicato poc’anzi, in casi simili a questo l’orientamento legislativo prevede l’applicazione della sanzione amministrativa di cui all’articolo 187 Codice della Strada.
Le normative principali alle quali è possibile fare riferimento quando si parla di risarcimento danni per incidenti stradali sono il Codice delle Assicurazioni Private ) – D.Lgs n. 209/2005 e i successivi aggiornamenti, oltre al Codice Civile. Per quest’ultimo si dovrà tenere conto in particolare dell’articolo 2043 del Codice Civile, il quale recita espressamente:
“Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno.”
La legge prevede dunque che le vittime di incidenti stradali abbiano il diritto di avere un risarcimento per quanto patito, andiamo ora a vedere quale sia l’iter per poterlo ottenere.
L’iter per ottenere un risarcimento danni
Chiunque rimanga coinvolto in un sinistro stradale ha l’interesse di sapere come comportarsi per ottenere un congruo indennizzo.
Innanzitutto, per procedere in tal senso si fa riferimento al Codice Assicurazioni Private, attraverso gli artt. 137 ss. D.Lgs. n. 209/2005.
Il primo step dunque si rivela la compilazione della richiesta di risarcimento danni. Tale documento va inviato alle assicurazioni coinvolte nell’incidente stradale.
L’articolo 158 del Codice Assicurazioni prevede che la richiesta debba essere accompagnata da un documento che spieghi le modalità/descrizione del sinistro. Inoltre, andranno indicati i dati anagrafici del soggetto danneggiato.
Oltre a ciò, andranno forniti i seguenti dati: età, attività della vittima, reddito della vittima, ammontare delle lesioni subite, attestazione medica comprovante l’avvenuta guarigione con o senza postumi permanenti, dichiarazione del danneggiato di non avere diritto ad alcuna prestazione da parte di istituti che gestiscono assicurazioni sociali obbligatorie, secondo l’art. 142 Codice Assicurazioni).
Se nel sinistro si sono verificati danni anche a cose, nella domanda andranno indicati anche i dettagli relativi a queste, e sarà necessario fornire le generalità di eventuali testimoni dell’evento, secondo l’art. 135, co. 3 bis, del Codice Assicurazioni.
Esistono infine due procedure di indennizzo:
- Procedura di indennizzo diretto nella quale l’ente assicurativo risarcirà il danneggiato
- Procedura ordinaria nella quale il risarcimento viene erogato dalla compagnia assicuratrice del responsabile civile.
Prescrizione
Il diritto al risarcimento del danno causato da un sinistro stradale, causato da guida sotto effetto di stupefacenti, si prescrive in due anni.
Tuttavia, è bene sapere che, una volta denunciato l’incidente stradale ci saranno due anni per acquisire il risarcimento dei danni. Secondo l’articolo 2943 del Codice civile, tale periodo può decorrere di volta in volta in seguito alla messa in mora dell’assicurazione attraverso un’apposita comunicazione, ovvero tramite un atto, che può essere anche stragiudiziale.
Penale
Quali le sanzioni previste per guida sotto effetto di stupefacenti?
In Italia, guidare sotto l’effetto di stupefacenti è un reato punito severamente dalla legge.
In generale, il conducente che viene trovato a guidare sotto l’effetto di droghe rischia:
- il pagamento di una multa,
- la sospensione della patente di guida,
- il sequestro del veicolo
- l’arresto.
Qualora la guida sotto effetto di stupefacenti fosse causa di un incidente stradale molto grave e cagionasse lesioni, ferite gravi o la morte delle vittime il conducente potrebbe essere accusato di reati come omicidio colposo o lesioni personali colpose.
Come verificare dunque se il conducente del veicolo che ha causato l’incidente era sotto effetto di sostanze stupefacenti? La legge prevede che le forze di Polizia possano sottoporre il conducente ad accertamenti, con appositi strumenti, come il prelievo ematico. È importante ricordare che tali accertamenti vengono effettuati rispettando le norme di riservatezza personale.
Qualora il risultato del test fosse positivo all’assunzione di sostanze stupefacenti, il conducente vedrà la sospensione della propria patente di guida per un periodo che può variare da sei mesi a un anno, oltre al pagamento di una multa. In caso di recidiva, la sospensione della patente può essere prolungata fino a tre anni.
Incidente stradale per guida sotto effetto di stupefacenti: le buone prassi
Se si è vittima di incidente stradale causato dal conducente sotto effetto di stupefacenti, si ha diritto a un risarcimento danni.
I danni per i quali sono previsti degli indennizzi si dividono in:
- danni non patrimoniali: l’insieme dei danni che ledono l’integrità psicofisica;
- danni patrimoniali: i danni che coprono, per esempio, le spese mediche. A questa tipologia di danno possono far capo anche i danni patiti a causa del mancato guadagno dovuto all’impossibilità di esercitare la propria normale attività professionale.
Sapere cosa prevede la legge, attraverso il Codice della strada, il Codice civile o il Codice penale, permette di tutelare la della propria incolumità.
Incidente stradale per guida sotto effetto di stupefacenti
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