INCIDENTE STRADALE MORTALE : Caso Papetti, confermata condanna

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Incidente stradale mortale, confermata la condanna di primo grado: investì e uccise Beatrice Papetti a Gorgonzola: è stata confermata in appello la condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione inflitta in primo grado al pirata della strada che il 10 luglio 2013 travolse la ragazza di 16 anni che era in sella alla sua bicicletta.

  • La storia dell’ennesimo dramma sulle strade

L’autista, di origini marocchine, era fuggito e si era in seguito costituito dopo una settimana. Lo scorso 10 marzo, l’autista protagonista di questo incidente stradale mortale, era stato condannato in primo grado per omicidio colposo e omissione di soccorso. La sentenza è stata confermata dalla Corte d’Appello che ha così accolto la richiesta del sostituto Procuratore Generale. 

Siamo abbastanza soddisfatti per la decisione dei giudici” – ha commentato Roberta Battaglino, la madre della ragazza, in aula insieme al marito, Nerio Papetti, e ad alcuni parenti. “Questa sentenza non riporterà in vita la nostra Beatrice – ha continuato – ma spero che serva da lezione per chi va in giro ad ammazzare la gente sulle strade”.

I genitori della sedicenne vittima dell’incidente stradale mortale si erano costituti parti civili durante il processo. Secondo l’avvocato della famiglia, con la conferma in appello della condanna “è stato ottenuto il massimo risultato possibile” anche se “in primo grado era stata chiesta dal Pubblico Ministero una pena più alta”. La difesa del marocchino, che aveva presentato ricorso in appello solo per quanto riguarda l’imputazione per omicidio colposo, aveva chiesto l’assoluzione sostenendo che il tratto di strada dove è avvenuto l’incidente era “scarsamente illuminato” e c’erano “pessime condizioni di visibilità”.

  • Si riapre il dibattito sull’introduzione dell’omicidio stradale

Si riaccende quindi il lungo dibattito sull’introduzione del reato di Omicidio Stradale, norma ora ferma al Senato e vittima di un lungo iter burocratico, nonostante le ripetute richieste pervenute dai cittadini di inasprire le pene nel caso di incidente stradale mortale.

E’ infatti da molti anni che numerosi enti e associazioni si battono per l’approvazione dell’omicidio stradale, come aggravante di reato, al fine di avere finalmente sentenze che facciano scontare la pena in carcere a tutti coloro che causano colposamente un incidente stradale mortale. Il ViceMinistro ai Trasporti Riccardo Nencini, fin dall’inizio del suo incarico, ha immediatamente preso a cuore la battaglia dei tanti familiari che hanno perso i propri cari in incidenti stradali, tanto da arrivare all’approvazione della norma contenuta nella modifica del Codice della Strada da parte della Camera dei Deputati.

  • L’introduzione del reato è nell’agenda del governo

Lo stesso ViceMinistro ha dichiarato ai microfoni di Radio24 l’ipotesi di velocizzare l’iter di approvazione del reato di Omicidio Stradale, scavalcando i tempi lentissimi del Parlamento per arrivare ad una legge delega, data l’urgenza della materia e visti i continui drammatici eventi quotidiani che subiscono i cittadini sulle strade italiane.

Clicca su questo link e guarda il video dell’intervista dell’avv. Cristiano Cominotto su affaritaliani.it

introduzione del reato di Omicidio stradale

Fonte dichiarazioni: ANSA

Avv. Cristiano Cominotto

Dott. Claudio Bonato

www.alassistenzalegale.it

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