Il risarcimento del danno non patrimoniale in caso di incidente mortale: la Sentenza della Cassazione Civile n. 7191/2015 ha risolto un’annosa querelle relativa al risarcimento dei danni non patrimoniali in favore dei congiunti di una giovane vittima rumena deceduta in un incidente stradale.
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Il risarcimento del danno non patrimoniale in caso di incidente mortale: il caso in esame
Gli eredi adivano la competente autorità giudiziaria perché i conducenti e proprietari dei mezzi coinvolti nel sinistro mortale, e le loro rispettive compagnie assicurative, fossero condannate al risarcimento di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali da loro subiti.
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Il risarcimento del danno non patrimoniale in caso di incidente mortale: l’ammontare riconosciuto in primo grado
Nel giudizio di primo grado veniva riconosciuta in favore della vedova, ad ognuno dei figli ed alla madre della vittima un importo, a loro dire esiguo in quanto corrispondente alla somma minima di cui alle note tabelle del Tribunale di Milano.
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Il risarcimento del danno non patrimoniale in caso di incidente mortale: l’ammontare riconosciuto in appello
In sede di appello, i giudici della Corte confermavano e giustificavano l’applicazione dei minimi nella misura in cui, non era stata offerta alcuna prova dell’intensità dei rapporti familiari e affettivi.
Ciò perché, affermava la Corte : “si ignora non solo da quando la vittima si era allontanata dalla famiglia, ma anche del tipo di relazioni e contatti intrattenuti con i familiari durante la permanenza in Italia, vale a dire la qualità ed intensità della relazione affettiva e familiare con questi ultimi”.
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Il risarcimento del danno non patrimoniale in caso di incidente mortale: la posizione della famiglia
Opponevano i familiari, a sostegno della esiguità della somma ad essi riconosciuta, che, indipendentemente dal fatto che il de cuius si fosse allontanato dalla casa coniugale, trattavasi comunque ancora di una famiglia legittima.
In primo luogo i giudici in appello statuivano che i danni non patrimoniali dovessero essere dimostrati al fine di giustificare il risarcimento del danno, prova che non era stata nemmeno offerta.
In secondo luogo osservavano che il riferimento alla famiglia legittima non fosse sufficiente a motivare un risarcimento più lauto, in quanto anche all’interno della famiglia legittima, possono aversi separazioni personali, legali o di fatto: cosa che era effettivamente accaduta agli attori.
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Il risarcimento del danno non patrimoniale in caso di incidente mortale: la decisione della Cassazione
Gli ermellini, chiamati a pronunciarsi sul caso, hanno definitivamente risolto la questione sancendo il principio di diritto secondo cui chi intenda chiedere un risarcimento del danno non patrimoniale, in qualità di erede di un soggetto venuto a mancare, deve necessariamente dimostrare tali danni, anche a mezzo di presunzioni al fine di poter giustificare il risarcimento.
Avv. Cristiano Cominotto
Avv. Raffaele Moretti
AL Assistenza Legale