DUE MILIONI DI RISARCIMENTO DANNI PER IL CROLLO DEL SOFFITTO DI UNA SCUOLA

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Due milioni di risarcimento danniDue milioni di risarcimento danni per il crollo del soffitto di una scuola: “Non si può morire in un’aula di scuola”. Questo quanto detto dagli avvocati dei famigliari di Vito Scafidi, il ragazzo di 17 anni morto a causa del crollo di un controsoffitto nel liceo dove studiava.

  • Due milioni di risarcimento danni: i famigliari della vittima

Della stessa opinione sembrano i giudici del processo che lo riguarda, i quali hanno definito il caso di Vito “eccezionale e unico” e hanno quindi determinato un risarcimento danni di circa 2 milioni di euro ai famigliari della vittima. Risarcimento che va ben oltre i massimi tabellari previsti.

  • Due milioni di risarcimento danni: la storia di quanto accaduto e il processo penale

La triste vicenda ebbe luogo nel 2008 a Rivoli in provincia di Torino, il giovane, mentre era a scuola (il liceo Darwin) è rimasto vittima del crollo di un controsoffitto. Il 3 febbraio del 2015 era già stata pronunciata una sentenza delle cassazione in cui si rendevano definitive 6 condanne in sede penale.

  • Due milioni di risarcimento danni: il processo civile

Ora è arrivata anche la pronuncia del Tribunale di Torino per il processo civile. 2 milioni di euro di risarcimento danni, una cifra che eccede i massimi tabellari previsti dal Tribunale di Milano (indicati come parametri di riferimento dalla Cassazione nel 2011) del 50%. Il Giudice Anna Castellino afferma, secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, che vi è un “accostamento ormai inevitabile e costante tra il problema della sicurezza nelle scuole e il nome di Vito Scafidi, diventato, suo malgrado, l’emblema nella coscienza collettiva.” E che “la straordinarietà della tragedia e il contesto in cui è avvenuta non sono privi di rilievo nella loro incidenza sulla entità del danno patito dai congiunti.”

  • Due milioni di risarcimento danni: le dichiarazioni della madre della vittima

Questo importante risarcimento danni è rivolto ai famigliari del 17enne di Rivoli: il padre, la sorella e i nonni. La madre ha invece dichiarato che, a seguito della fine del processo penale, anch’ella intenterà un causa civile, “cominceremo un’altra battaglia affinché il nome di mio figlio non resti sotto le macerie”.

Dott. Claudio Bonato

AL Assistenza Legale

Due milioni di risarcimento danni

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