INDICE – Come dimostrare la responsabilità dell’altro automobilista in un incidente stradale
L’articolo 2054 del Codice Civile
Come accertare la responsabilità di un incidente stradale
Responsabilità diretta – indiretta e il concorso di colpa: la Cassazione
Come ottenere un risarcimento danni
Prescrizione sugli incidenti stradali
I dati
Secondo gli ultimi dati ufficiali della Polizia di Stato Italiana, nel 2021 si sono registrati 137.446 incidenti stradali con un aumento del 6,1% rispetto all’anno precedente. Numeri in crescita sui quali vogliamo riflettere sul fatto che non sempre stabilire la responsabilità di un incidente stradale è un compito facile. La ricostruzione delle colpe successivamente al sinistro, infatti, può essere complicata e soggetta ad interpretazioni diverse.
Inoltre, non è sufficiente solo verificare chi ha violato il Codice della Strada per assegnare automaticamente la responsabilità dell’incidente all’altro conducente.
L’articolo 2054 del Codice Civile
L’articolo 2054 del Codice Civile stabilisce che in caso di incidente stradale si presume che la colpa sia condivisa al 50% tra i due conducenti coinvolti. A meno che uno dei conducenti riesca a dimostrare di non avere alcuna colpa.
Per farlo, il conducente deve fornire due prove. La prima consiste nel dimostrare di non aver violato il Codice della Strada, che può essere ricostruito attraverso vari elementi come la posizione dei veicoli, le testimonianze dei presenti, il punto di contatto tra le auto e le eventuali multe comminate dagli agenti intervenuti. La seconda prova è più difficile, in quanto il conducente deve dimostrare di aver fatto di tutto per evitare l’incidente e di non esserci riuscito nonostante l’ordinaria diligenza.
Questo significa che il conducente deve anticipare eventuali comportamenti imprudenti degli altri utenti della strada e fare il possibile per evitare l’incidente, anche se ciò significa rinunciare alla propria precedenza o dare la precedenza a chi viola le norme stradali.
Tuttavia, la dimostrazione di questa prova è difficile e può essere effettuata attraverso l’uso di presunzioni o indizi.
Come accertare la responsabilità di un incidente stradale
È importante capire in che modo viene accertata la responsabilità di un incidente stradale per poter far valere al meglio i propri diritti in caso si fosse stati vittime di un incidente stradale. I principali modi di provare le responsabilità in un sinistro sono:
- Perizie
- Dichiarazioni dei testimoni
- Verbali della polizia
La maggior parte delle volte, vengono effettuate delle perizie sulle auto coinvolte nell’incidente. Il punto di contatto tra le auto può rivelare molto di più di quanto possa sembrare a prima vista.
La segnaletica stradale, sia quella verticale (cartelli) che quella orizzontale (strisce sulla strada), può anche essere un fattore determinante nell’individuazione della responsabilità. Questi elementi possono essere convalidati da dichiarazioni testimoniali. Tuttavia, il conducente dell’auto coinvolta non può testimoniare in proprio favore, e il CID (l’attuale CAI) non ha valore vincolante per l’assicurazione. Le testimonianze di terzi spettatori o di eventuali passeggeri possono essere utilizzate, a patto che non siano anch’essi feriti e non abbiano quindi interesse a un’azione di responsabilità nei confronti dell’assicurazione.
Il verbale della polizia, se intervenuta successivamente all’incidente, non fa piena prova in quanto si tratta di ricostruzioni ex post e non di fatti osservati direttamente dagli agenti. Tuttavia, il verbale può essere utile nel convincimento del giudice.
Inoltre, l’assicurazione potrebbe nominare un proprio perito, un fiduciario interno, che verifica con apposite indagini se l’incidente è veritiero, quali sono le responsabilità e l’entità dei danni. Se non si raggiunge un accordo con l’assicurazione e si finisce in tribunale, il giudice può nominare un proprio perito, il cosiddetto CTU («consulente tecnico d’ufficio»), che effettua le necessarie verifiche tecniche.
Come dimostrare la responsabilità dell’altro automobilista in un incidente stradale
Responsabilità diretta – indiretta e il concorso di colpa: la Cassazione
Recentemente, la Corte di Cassazione (Cass. sent. n. 34895/2022) ha stabilito che se uno dei conducenti è responsabile di molte infrazioni, allora la responsabilità dell’incidente non può essere divisa al 50%, ma deve essere assegnata al conducente in difetto.
Inoltre, la Corte ha affermato che la prova della regolare condotta di guida dell’altro conducente, che lo libera dalla presunzione di pari responsabilità, può essere dimostrata non solo in modo diretto, ma anche indirettamente tramite il riscontro del collegamento dell’evento dannoso con il comportamento dell’altro conducente.
I Giudici hanno in questa sentenza esplicitato che in un incidente stradale “l’accertamento della colpa esclusiva di uno dei conducenti e della regolare condotta di guida dell’altro, idonea a liberare quest’ultimo dalla presunzione di concorrente responsabilità fissata in via sussidiaria dall’articolo 2054, … può essere effettuato acquisendo tale prova liberatoria non necessariamente in modo diretto, ovvero attraverso la dimostrazione della conformità del suo contegno di guida alle regole della circolazione stradale o di comune prudenza, ma anche indirettamente, ovvero tramite il riscontro del collegamento eziologico esclusivo o assorbente dell’evento dannoso col comportamento dell’altro conducente”.
Da questa sentenza si può quindi capire come i Giudici abbiamo voluto rimarcare il fatto che il concorso di colpa può essere escluso se i conducenti dei veicoli coinvolti non hanno mantenuto il medesimo comportamento alla guida. Infatti, come detto, se uno dei due è stato protagonista di diverse infrazioni del Codice della Strada, allora quest’ultimo potrà essere ritenuto responsabile in modo diretto dell’incidente stradale.
Come ottenere un risarcimento danni?
Se un automobilista è convinto di non aver violato il Codice della strada e di aver fatto tutto il possibile per evitare un incidente, può richiedere il risarcimento alla sua compagnia di assicurazione tramite una denuncia di sinistro. Anche se la denuncia viene presentata oltre i 3 giorni previsti, non pregiudica il risarcimento a meno che non sia dettata da malafede. La compagnia nominerà quindi un commissario liquidatore e uno o più periti per valutare i danni al mezzo e alle persone. Successivamente, viene fatta un’offerta transattiva, va sottolineato che la presenza del CID (ora CAI) riduce i tempi massimi per ottenere un risarcimento.
Il nostro consiglio, se si fosse stati coinvolti in un incidente stradale, è quello di rivolgersi a un avvocato fin dai primi momenti dopo il sinistro. Infatti già dalla raccolta delle prove e della documentazione necessaria per fare la richiesta di risarcimento danni è importante essere assistiti da un professionista che sappia tutelare al meglio i diritti di una vittima di incidente stradale e che permetta di ottenere un congruo risarcimento per quanto subito.
Entro quando è possibile chiedere risarcimento per gli incidenti stradali
Il termine di prescrizione è un aspetto fondamentale da conoscere per tutti coloro che sono stati coinvolti in un incidente stradale e intendono richiedere un risarcimento danni. La prescrizione rappresenta, infatti, il limite temporale entro cui è possibile esercitare il diritto a richiedere il risarcimento per i danni subiti in seguito all’incidente. Il termine di prescrizione per il risarcimento dei danni derivanti da un incidente stradale è disciplinato dall’articolo 2947 del Codice Civile, che prevede un termine di 2 anni per la richiesta del risarcimento. Tale termine decorre dalla data dell’incidente.
Come dimostrare la responsabilità dell’altro automobilista in un incidente stradale
È importante sottolineare che il termine di prescrizione non si applica solo al diritto al risarcimento, ma anche alla prescrizione dell’eventuale reato penale che ha dato origine all’incidente. In questo caso, il termine di prescrizione è disciplinato dall’articolo 157 del Codice Penale. I termini previsti dipendono dalla gravità del reato commesso. Va specificato che se nell’incidente stradale è presente una responsabilità penale, anche la richiesta di risarcimento danni seguirà le tempistiche di prescrizione previste dal Codice Penale in base alla gravità del reato commesso.
Tuttavia, è necessario fare una precisazione. Il termine di prescrizione non è sempre lo stesso per tutte le tipologie di richiesta di risarcimento. Infatti, il termine di prescrizione per la richiesta di risarcimento dei danni subiti in un incidente stradale può variare a seconda della causa che ha determinato il danno e del soggetto nei confronti del quale viene richiesto il risarcimento.
Inoltre, è importante sapere che il termine di prescrizione può essere interrotto in diverse situazioni, ad esempio attraverso la presentazione di una denuncia penale.
In ogni caso, è consigliabile agire tempestivamente e presentare la richiesta di risarcimento nel minor tempo possibile dalla data dell’incidente. Questo per evitare il rischio di incorrere nella prescrizione del diritto al risarcimento dei danni subiti.
In conclusione, il termine di prescrizione rappresenta un aspetto fondamentale da conoscere per tutti coloro che intendono richiedere il risarcimento dei danni subiti in seguito a un incidente stradale. È quindi importante agire tempestivamente e informarsi in modo completo sui propri diritti e sulle procedure da seguire per richiedere il risarcimento dei danni subiti.
Come dimostrare la responsabilità dell’altro automobilista in un incidente stradale
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